Coronavirus, a Milano annullati gli "Oh Bej Oh Bej": la tradizionale fiera di Sant'Ambrogio
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I negozi potrebbero rimanere aperti anche oltre le 21 purché si rispetti il coprifuoco che resterà in vigore dalle 22 alle 6
Ristoranti chiusi a Natale e Santo Stefano. E' la decisione verso cui si starebbe orientando il governo per il prossimo Dpcm. Stando a quanto emerso, nel decreto, che sarà varato entro il 3 dicembre, verrà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 6 di mattina.
Le decisioni non sono ancora state prese in maniera definitiva, anche perché le opinioni su alcune delle norme divergono: un nuovo passaggio sarà fatto con il Cts e con le Regioni, oltre che nel governo. Ma al termine di un vertice fiume del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, venerdì sera, sembra prevalere la linea di chi vuole blindare il Natale, per limitare i rischi di una terza ondata.
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Orario prolungati per i negozi Tra le indiscrezioni emerse anche quella di orari prolungati per i negozi, per evitare assembramenti a causa dello shopping natalizio. I negozi potranno quindi restare aperti fino alle 21 o anche oltre, purché si rispetti il coprifuoco in vigore dalle 22.
Verso spostamenti solo per residenti, ma si valutano deroghe Per quanto riguarda gli spostamenti, dovrebbe essere confermato il blocco della mobilità tra le Regioni, con l'esclusione della possibilità per i residenti di tornare a casa. L'intesa di massima sarebbe stata raggiunta, ma una discussione sarebbe ancora aperta e si starebbero valutando deroghe per chi abbia il domicilio in una Regione diversa da quella di residenza o per alcuni casi di ricongiungimento familiare.
Stando a quanto emerso, il governo sarebbe intenzionato a varare un unico Dpcm che dovrebbe valere anche per il periodo di Natale. Per le festività, però, dovrebbero essere individuate regole anti contagio specifiche: lo stop agli spostamenti tra Regioni gialle potrebbe valere non dal 4 dicembre ma a partire da un'altra data ancora da definire.
Quarantena per chi viene dall'estero e scuola I nodi da sciogliere sono ancora molti. Tra questi è ancora da confermare l'idea di introdurre una quarantena di 15 giorni per chi, nel periodo natalizio, rientri dall'estero. Dubbi anche sulla scuola, anche se sembra prevalere l'orientamento di chi vorrebbe riportare in classe anche le superiori da gennaio, ma il pressing della ministra Lucia Azzolina con M5s e Iv per smettere la didattica a distanza a dicembre è forte.