Covid, Gimbe: continua l'impennata dei casi: nell'ultima settimana 55mila al giorno
© Fondazione Gimbe
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In una settimana +50% di contagi, +25,7% di ricoveri ordinari e +15% nelle intensive
Secondo i dati raccolti dalla Fondazione Gimbe, dal 22 al 28 giugno sono stati registrati quasi 55mila casi al giorno di Covid in Italia e oltre 770mila sono gli attualmente positivi. Secondo il presidente Nino Cartabellotta "il numero è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te". Per arginare la diffusione Cartabellotta ritiene "fondamentale la mascherina nei locali al chiuso, specialmente se affollati o poco ventilati, e in grandi assembramenti anche all'aperto".
Continua impennata di casi, +50% in 7 giorni - "Prosegue l'impennata" di nuovi casi settimanali di Covid-19 che, in 7 giorni, è stata del 50,4% ed è andata di pari passo a una crescita del 24% dei tamponi effettuati. L'aumento dei nuovi casi di Covid si segnala in tutte le Regioni e in tutte le Province italiane, per un totale di oltre 384.000. In 75 Province si registra un'incidenza superiore ai 500 casi per 100mila abitanti, con ampie differenze che vanno dal +12,2% di Sondrio al +102,5% di Asti.
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In 7 giorni +25,7% dei ricoveri ordinari e +15% delle intensive - L'aumento dei contagi di Covid si riflette sul fronte ospedaliero, facendo registrare un nuovo aumento settimanale del 25,7% dei ricoveri in area medica e del 15% in terapia intensiva. Ma a crescere, del 16,3%, sono anche i decessi. In particolare, i ricoveri con sintomi sono stati 6.035 rispetto a 4.803 della settimana precedente (+1.232) e le terapie intensive 237 (+31) rispetto a 206. I decessi 392 (di cui 43 riferiti a periodi precedenti) rispetto a 337 dei 7 giorni precedenti.
© Ansa
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Calo dell'attenzione e abolizione obbligo mascherine al chiuso - Secondo il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, "la progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5, unitamente al calo di attenzione generale e all'abolizione dell'obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso, hanno determinato un netto aumento della circolazione virale con effetti già evidenti anche sugli ospedali. In particolare, in area medica in 18 giorni i posti letto occupati da pazienti Covid sono quasi 2.000 in più".
"Numero positivi sottostimato" - "Innanzitutto il numero dei positivi (oltre 770 mila) è largamente sottostimato per il massiccio utilizzo dei tamponi fai-da-te con notifica parziale dei test positivi; in secondo luogo, è impossibile prevedere l'entità di questa risalita dei casi che avrà un proporzionale impatto sugli ospedali; infine, lo stallo della campagna vaccinale ha generato una popolazione suscettibile all'infezione molto estesa: 4,05 milioni di non vaccinati, 5,54 milioni senza terza dose e 3,99 milioni di vulnerabili senza quarta dose".
L'andamento della campagna vaccinale - In questa fase di netto aumento della circolazione virale, aggiunge, "è inaccettabile che la somministrazione delle quarte dosi rimanga al palo, peraltro con rilevanti diseguaglianze regionali". Al 29 giugno (ore 6), sono state somministrate, infatti, 332.753 quarte dosi a persone immunocompromesse, in lieve aumento rispetto alla scorsa settimana (+8%). Il tasso di copertura nazionale è del 42% ma si va dal 9,7% della Calabria al 100% del Piemonte. Di quarte dosi per over 80, fragili (60-79 anni) e ospiti Rsa, ne sono state somministrate 890.083, il tasso di copertura nazionale è del 20,1%, ma si va dal 6% della Calabria al 40,5% del Piemonte. Sono, infine, 6,85 milioni le persone di oltre 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose: 4,05 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7% della platea con nette differenze regionali e 2,8 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da meno di 180 giorni.