Il numero due dell'Oms, e ora indagato dalla Procura di Bergamo per falsa testimonianza al pm, scriveva in chat: "Spero anche di far cadere un paio di incorreggibili teste"
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"Sono stato brutale con gli scemi del documento di Venezia. Ho mandato scuse profuse al ministro e ti ho messo in cc di alcune comunicazioni. Alla fine sono andato su Tedros e fatto ritirare il documento". E' quel che ha scritto lo scorso 14 maggio Ranieri Guerra, numero due dell'Oms, e ora indagato dalla Procura di Bergamo per falsa testimonianza al pm, al presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro.
"Sto ora verificando un paio di siti laterali e di social media dove potrebbe essere ancora accessibile per chiudere tutti i canali. La ritengo comunque una cosa schifosa di cui non si sentiva la mancanza. Spero anche di far cadere un paio di incorreggibili teste", scrive ancora Guerra, secondo quanto riporta l'agenzia Ansa.
Il testo della chat si legge nella rogatoria trasmessa circa un mese fa dai magistrati bergamaschi alll'Organizzazione Mondiale della Sanità per chiedere alcuni documenti sul piano pandemico che, è stato accertato, è rimasto fermo al 2006. Rogatoria dalla quale emerge l'iscrizione nel registro degli indagati di Guerra ,in quanto, lo scorso 5 novembre durante la sua deposizione davanti ai pubblici ministeri non avrebbe detto la verità in merito non solo al mancato aggiornamento del piano pandemico, ma anche sulle presunte pressioni da lui esercitate nei confronti di Francesco Zambon, uno degli allora ricercatori della divisione europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità con ufficio a Venezia (si è dimesso ), per ottenere la rimozione dalla pagina web dell'Oms di alcuni passaggi di uno studio che mettevano in luce l'inadeguatezza del nostro Paese nel far fronte all'emergenza Coronavirus.
Come si legge nell'atto, il direttore vicario dell'organismo dell'Onu ed ex direttore generale del ministero della Sanità si sarebbe "adoperato personalmente alla rimozione del sito di Oms del report". E ciò, proseguono i pm, si evince dall'esame delle chat con i messaggi inviati il 14 maggio - il giorno dopo la pubblicazione del rapporto poi scomparso - da Guerra a Brusaferro (non indagato), Il presidente dell'Iss nel ringraziare ha risposto: "Io sono inesperto ma mi pare che sia proprio una situazione critica". "Hanno fatto una sciocchezza. - è stata la replica di Guerra - Gli è stato detto in tutti i modi. Hanno bypassato il percorso autorizzativo solo per uscire con un rapporto e mettere una firma".