La Lega insiste: "Risulta inspiegabile la veemenza con cui autorevoli esponenti del Cts chiudano a qualsiasi ipotesi di impiego su larga scala dei tamponi salivari"
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I dirigenti scolastici ribadiscono il loro "no" ai tamponi gratuiti per i professori no vax. "Sono a favore del tampone gratis per coloro che non si possono vaccinare e contrario al tampone pagato dallo Stato per chi non vuole immunizzarsi", afferma il presidente nazionale Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. "Per questo motivo non abbiamo firmato il protocollo in cui la questione non è chiarita, a nostro avviso, in modo sufficiente".
In merito alle vaccinazioni nel mondo della scuola, Giannelli spiega: "sappiamo qual è il numero dei non vaccinati al 20 agosto, che è un numero consistente, ma non sappiamo quanti non sono vaccinati perché guariti, e quindi hanno il Green pass, o quelli che lo faranno da qui all'inizio delle lezioni. E' onestamente molto difficile fare previsioni".
Poi aggiunge: "Indubbiamente il mondo della scuola è abituato a chiamare supplenti in continuazione. Il Covid ha peggiorato la situazione". Interpellato sull'obbligo vaccinale, Giannelli sottolinea: "Noi applichiamo la legge. In questo momento la legge parla di Green pass valido, non di obbligo vaccinale. All'inizio ero più morbido sull'idea dell'obbligo vaccinale, adesso sono anche io per l'obbligo per tutti quelli che hanno a che fare con il pubblico".
In attesa di regole definitive, la Lega continua a chiedere che si punti sui tamponi salivari. "Risulta davvero inspiegabile la veemenza con cui autorevoli esponenti del Comitato tecnico scientifico quotidianamente chiudano a qualsiasi ipotesi di impiego su larga scala dei tamponi salivari - dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell'Istruzione -. Uno strumento di cui è stata certificata l'attendibilità, altrimenti a maggio l'Istituto superiore di sanità non li avrebbe validati, ma che di fatto è stato relegato in un limbo. Utilizzando, tra l'altro, una narrazione maliziosa e fuorviante, quella secondo cui chi appoggia l'uso dei tamponi salivari è contro i vaccini".
Sasso sottolinea, quindi, che "nessuno si è mai sognato di dire che il monitoraggio e il tracciamento possano sostituire l'immunizzazione. La campagna vaccinale è fondamentale per mettere in sicurezza il Paese ed evitare che ospedali e cimiteri tornino a riempirsi. A questa, però, si può benissimo accompagnare un'operazione massiccia di controllo attraverso i tamponi salivari in quei contesti, su tutti la scuola, in cui risulta fondamentale scovare gli asintomatici".