Nell'ultima settimana si attesta sui 448 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 504 del periodo 7-13 ottobre. Terapie intensive ferme al 2,4%, salgono ricoveri in reparti: +1%
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L'incidenza dei casi di Covid in Italia è in calo: negli ultimi sette giorni si attesta sui 448 ogni 100mila abitanti, rispetto ai 504 del periodo 7-13 ottobre. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. L'indice di trasmissibilità Rt, invece, si mantiene sostanzialmente stabile: nel periodo 28 settembre-11 ottobre 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,27, rispetto a 1,3 della settimana precedente, e superiore al valore soglia.
Ricoveri nei reparti da 10 a 11%, intensive stabili - Al 20 ottobre, il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2,4%, identico a quello registrato sette giorni prima, mentre sale il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale che arriva all'11% rispetto al 10% certificato il 13 ottobre. Tre Regioni/PPAA sono classificate a rischio alto, tutte e tre per la presenza di molteplici allerte di resilienza, mentre altre 16 sono a rischio moderato e due classificate a rischio basso. Dieci Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza e tre riportano molteplici allerte di resilienza. La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (10,5% contro 11%), cosi' come la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54,7% contro 54%) e
quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% contro 35%).
Da 6 a 8 le Regioni con reparti sopra soglia d'allerta - Salgono da 6 a 8, questa settimana, le Regioni e Province autonome (PA) che registrano un'occupazione dei reparti ordinari sopra la soglia di allerta fissata al 15% da parte di pazienti Covid. I valori più alti in Valle d'Aosta e Umbria. Si tratta di Calabria (15,3%), Friuli Venezia Giulia (16,6%), Liguria (15,8%), Marche (15,9%), PA Bolzano (20%), PA Trento (15,1%), Umbria (32%), Valle d'Aosta (44,8%).