tasso di incidenza sottostimato

Covid, Iss: fase con forte aumento di casi non notificati

Secondo l'Istituto superiore di sanità "questo potrebbe aver portato a una sottostima del tasso di incidenza, di rischio relativo e di efficacia vaccinale". Il sottosegretario Sileri: "Non credo serviranno nuove restrizioni"

25 Giu 2022 - 11:28
 © Afp

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In questa fase l'andamento della curva dei casi Covid in Italia, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, "c'è verosimilmente stato un forte aumento della quota di persone che hanno avuto un'infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati a fenomeni di sottodiagnosi o 'autodiagnosi'. Questo potrebbe aver portato a una sottostima del tasso di incidenza, di rischio relativo e di efficacia vaccinale". Lo afferma l'Istituto superiore di sanità, nel rapporto esteso che integra il monitoraggio settimanale.

L'efficacia del vaccino - L'Iss rileva che nel periodo di prevalenza della variante Omicron, dal 3 gennaio 2022, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia grave è pari al 69% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 71% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni e pari all'86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Oltre 4 milioni di casi tra 0-19 anni - Dall'inizio dell'epidemia sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid 4.006.177 di casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 19.398 ospedalizzati, 428 ricoverati in terapia intensiva e 57 deceduti. Rispetto ai nuovi dati del monitoraggio, è in aumento il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d'età per questa popolazione, "benche' - tiene a sottolineare l'Iss - i dati riferiti all'ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento". Inoltre risulta in diminuzione rispetto alla settimana precedente, riferisce l'Iss nel rapporto, la percentuale dei casi segnalati nella popolazione in età scolare (13%) rispetto al resto della popolazione. Un quadro che vede nell'ultima settimana, il 19% dei casi in età scolare diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 30% nella fascia d'età 5-11 anni, il 50% nella fascia 12-19 anni. 

Sileri: aumento contagi ma no nuove restrizioni - "Questo aumento dei contagi non credo possa portare a nuove restrizioni". Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, che ha ricordato come la grande adesione alla campagna vaccinale abbia determinato una situazione completamente diversa rispetto a un anno fa. E sulle nuove somministrazioni ha sottolineato come non sia più corretto parlare di quarta o quinta dose ma di "vaccinazione preventiva" contro i virus circolanti in un determinato momento, con un vaccino aggiornato e una modalità similare a quella antinfluenzale.

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