In calo anche il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti ordinari
Scende l'incidenza settimanale a livello nazionale con 458 casi di Covid ogni 100mila abitanti contro i 559 della settimana precedente. Nel periodo 20 aprile-3 maggio, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia di Covid.
Cala il tasso di occupazione delle terapie intensive - Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,4% (dato al 12 maggio) rispetto al 3,7% della settimana precedente. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 12,6% contro il 14,5% di sette giorni fa.
Nessuna Regione a rischio "alto" - Secondo il monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss, inoltre nessuna Regione è classificata a rischio "alto". Tre Regioni sono classificate a rischio "moderato", di cui due per molteplici allerte di resilienza. Le restanti Regioni sono classificate a rischio "basso".
Solo 10 le Regioni sopra soglia occupazione reparti - Scendono a 10 le Regioni che superano la soglia di allerta del 15% per l'occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid, rispetto alle 12 della scorsa settimana. Il valore più alto è in Umbria. Sono: Abruzzo (20,6%); Basilicata (23,2%); Calabria (21,3%); Campania (15,7%); Molise (15,3%); Puglia (17,2%); Sardegna (15,7%); Sicilia (18,6%); Umbria (31,6%); Valle d'Aosta (16,6%). Nessuna Regione supera invece la soglia di allerta del 10% per l'occupazione delle terapie intensive.