il report

Covid, Iss: mezzo milione di reinfezioni in 9 mesi | Sale l'età dei ricoverati nei reparti e nelle intensive

I dati del report esteso dell'Istituto Superiore di Sanità sull'andamento della pandemia in Italia

21 Mag 2022 - 12:11
 © Ansa

© Ansa

Dal 24 agosto 2021 al 18 maggio 2022 sono stati segnalati quasi mezzo milione di casi di reinfezione da Covid, esattamente 489.414, pari al 3,9% del totale dei casi segnalati. Percentuale che nell'ultima settimana risulta pari al 6%, stabile rispetto alla settimana precedente. Lo indica il report esteso dell'Istituto Superiore di Sanità sull'andamento della pandemia in Italia, il quale sottolinea che rischiano maggiormente di reinfettarsi le donne, chi si è vaccinato da oltre 120 giorni, i giovani e gli operatori sanitari. Secondo il rapporto, inoltre, sale l'età dei ricoverati nei reparti e nelle intensive (da 71 a 75 e da 68 a 75).

Le reinfezioni - Con l'emergere della variante Omicron, il rischio di reinfezione è aumentato di 18 volte proprio fra coloro che non sono vaccinati, fra i giovani sotto i 40 anni e gli operatori sanitari ha evidenziato uno studio dell'Iss pubblicato dalla rivista Eurosurveillance. Nello studio sono stati esaminati quasi 8,5 milioni di casi e quasi 250mila reinfezioni (definite come infezioni da Sars-CoV-2 riscontrate almeno 90 giorni dopo la prima, o 60 giorni dopo se con un genotipo differente) che si sono verificati tra agosto 2021, periodo in cui era largamente prevalente la variante Delta, e gennaio 2022, quando invece a dominare era la Omicron.

Sono stati valutati diversi fattori di rischio o di protezione sia per la reinfezione in generale che per la reinfezione grave, dall'età allo status vaccinale. Con la variante Omicron il rischio di reinfezione è risultato 18,1 volte quello che si aveva con la variante Delta. Il rischio è risultato 2,9 volte maggiore per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose da meno di 120 giorni, indipendentemente dalla variante predominante.

Il rischio è risultato maggiore per le donne (1,2 volte rispetto agli uomini) e per i giovani nella fascia 20-39 (1,2 volte rispetto alla 40-59), mentre è minore nelle fasce più anziane per effetto della protezione data dal vaccino. Per gli over 80 ad esempio è 0,4 volte rispetto sempre alla fascia 40-59. Negli operatori sanitari il rischio è circa doppio (1,9 volte) rispetto agli altri. In generale il rischio di reinfezione grave è risultato più basso, circa 0,4 volte, con Omicron rispetto a Delta, il maggiore fattore di rischio di reinfezione grave è risultato avere piu' di 80 anni (13 volte maggiore rispetto alla fascia 40-59). Chi ha avuto una prima infezione grave ha mostrato un rischio 2,9 volte maggiore che sia grave anche la reinfezione.

Sale l'età dei ricoverati nei reparti e nelle intensive - Secondo il rapporto dell'Iss, sono "in diminuzione l'incidenza delle infezioni Covid in tutte le fasce d'età mentre sale l'età mediana al ricovero e all'ingresso terapia intensiva da 71 a 75 e da 68 a 75. Nella fascia 10-19 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.051 per 100.000, mentre nella ascia di età 20-29 anni si registra il valore più basso, 770 casi per 100.000 abitanti".

88% efficacia del booster contro la malattia severa- Il report esteso Iss evidenzia anche che "l'efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel prevenire casi di malattia severa è pari al 70% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 69% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, 71% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni pari e al 88% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster".

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri