© Ansa
© Ansa
L'Istituto Superiore di Sanità mette in guardia: "Pronti a nuovi interventi in caso di peggioramento". Rezza: "No a sovraccarico ma un aumento delle terapie intensive"
© Ansa
© Ansa
Nel periodo 10-23 settembre, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01, mentre sono 12 le Regioni con un Rt maggiore di 1, E' quanto evidenzia il monitoraggio sul coronavirus del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità, relativo alla settimana 21-27 settembre. "L'Rt calcolato sui casi sintomatici - avvertono tuttavia gli esperti - potrebbe sottostimare leggermente la reale trasmissione del virus".
Sono il Piemonte (1,22), la Campania con (1,19) e la Sicilia con (1,19) le tre Regioni con l'indice di contagio Rt più alto. Le Regioni con il valore più basso sono invece Basilicata, Molise e Emilia Romagna.
Dal 21 al 27 settembre 3.266 focolai attivi, di cui 14 nelle scuole Nella settimana 21-27 settembre, sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi, di cui 909 nuovi, entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva. Sono inoltre stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l'impatto dei contagi nelle scuole.
Aumentano i focolai in ambito lavorativo Si mantiene stabile la percentuale dei focolai che si sono verificati in ambito familiare (76,5% di tutti i focolai attivi vs 76,1% la settimana precedente). Aumenta la percentuale di focolai verificati in ambito lavorativo (7,2% vs 5,6% la scorsa settimana) e diminuiscono invece i focolai associati ad attivita' ricreative (4,5% vs 6,3% la settimana precedente).
Epidemia peggiora, più carico sui servizi sanitari In Italia si osserva un progressivo peggioramento dell'epidemia da nove settimane che si riflette in un maggiore carico sui servizi sanitari. Un rilassamento delle misure, in particolare per eventi e iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati, e dei comportamenti individuali, anche legati a momenti di aggregazione estemporanei, rende concreto il rischio di un rapido peggioramento epidemico.
Continua a salire il numero delle persone ricoverate A livello nazionale continua a salire il numero di persone ricoverate (2846 vs 2365 in area medica, 254 vs 222 in terapia intensiva nei giorni 27/9 e 20/9, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva. Si ribadisce dunque la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dalla autorità sanitarie sia per le persone che rientrano da Paesi per i quali è prevista la quarantena, e sia a seguito di richiesta dell'autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso.
"Pronti a ulteriori interventi in caso di peggioramento" La situazione attuale "evidenzia importanti segnali di allerta legati ad un aumento della trasmissione locale - si legge ancora nel report -. Al momento i dati confermano l'opportunità delle ulteriori misure di prevenzione e controllo adottate dalle Regioni e invitano ad essere pronti all'attivazione di ulteriori interventi in caso di peggioramento".
Rafforzare controlli anche attraverso app Immuni "È importante il rafforzamento, anche attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici come la "app" Immuni, dei servizi nelle attività di diagnosi e ricerca dei contatti in modo da identificare precocemente tutte le catene di trasmissione e garantire un'efficiente gestione dei casi e contatti, inclusa la quarantena dei contatti stretti e l'isolamento immediato dei casi secondari".
Rezza: "No sovraccarico ma aumento di terapie intensive" "Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 nel nostro paese e l'Rt supera anche di poco l'unità" E' il commento al report settimanale di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute. "Si registrano focolai e casi sporadici un po' in tutte le Regioni italiane il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus - precisa -. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti: distanziamento fisico, mascherine, lavaggio delle mani e soprattutto evitare assembramenti di qualsiasi tipo".