casi in crescita

Covid, l'Rt sale a 1,12: non superava la soglia endemica da ottobre | Incidenza aumenta a 848, a rischio alto 4 Regioni

In lieve calo l'occupazione delle terapie intensive (-0,3%), sale quella dei reparti ordinari (+1%). Il 15% dei casi rilevato con il tracciamento

25 Mar 2022 - 10:11
 © IPA

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I contagi da Covid tornano a crescere in Italia e l'incidenza settimanale a livello nazionale aumenta a 848 casi ogni 100mila abitanti contro i 725 della scorsa settimana. Secondo i dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, inoltre, nel periodo 2 - 15 marzo l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,12, in aumento rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,94, con un valore superiore sopra la soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (RT 1,08).

E' da ottobre che il valore dell'indice di trasmissibilità Rt non supera la soglia epidemica dell'unità. Nel monitoraggio Iss-ministero della Salute del 5 novembre 2021, relativo alla settimana 13 ottobre - 26 ottobre 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici era infatti pari a 1,15 (range 0,93 - 1,28). Poi si è mantenuto sotto l'1 fino a oggi.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 4,5% (rilevazione giornaliera al 24 marzo), rispetto al 4,8% della settimana precedente (rilevazione giornaliera al 17 marzo). Sale, invece, il tasso di occupazione in aree mediche che raggiunge il 13,9% (rilevazione giornaliera al 24 marzo) contro il 12,9% (rilevazione giornaliera al 17 marzo) della settimana precedente. 

Salgono al 15% i casi rilevati con il tracciamento La percentuale dei casi di Covid-19 rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (15% contro 14% la scorsa settimana). È stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (37%), mentre è in lieve diminuzione quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 49%). Quattro le Regioni/PPAA classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Le restanti sono classificate a rischio moderato, di cui tre ad alta probabilità di progressione a rischio alto.

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