© Ansa
© Ansa
Affiora l'ipotesi di ripristinare le zone gialle dal 7 aprile per le Regioni a basso contagio. Si lavora per il ritorno in classe dei bambini fino alla prima media. Tutto ancora da discutere per gli altri
© Ansa
© Ansa
Il Lazio passerà probabilmente al colore arancione dalla prossima settimana, mentre la Lombardia quasi sicuramente resterà rossa. In bilico il Veneto, attualmente rosso, che potrebbe scalare all'arancione. La Valle d'Aosta entrerà in zona rossa da lunedì, ma le prime limitazioni agli spostamenti tra i Comuni saranno anticipati nel weekend.
Il caso del Veneto - Sul caso del Veneto, il presidente Luca Zaia sottolinea che l'Rt è "ai limiti dell'arancione e abbiamo un'incidenza intorno ai 250 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Aspettiamo con ansia le attribuzioni dei parametri". L'Rt in Regione è di 1,09-1,10.
Ipotesi ritorno al giallo - Si valuta intanto se ripristinare dal 7 aprile le zone gialle, sospese dall'attuale decreto legge. L'ipotesi sarà valutata nei prossimi giorni, in vista dell'aggiornamento delle misure anti-contagio che scadono il 6 aprile. Alcune fonti ministeriali ritengono probabile l'allentamento delle restrizioni con la possibilità di passare al giallo per le Regioni a basso contagio, ma secondo altre fonti i numeri difficilmente consentiranno di ammorbidire le misure.
Ritorno a scuola - L'opzione più condivisa è che dal 7 aprile si torni in classe fino alla prima media, anche nelle zone rosse. Forze già venerdì si potrebbe discutere della questione in un vertice sul Covid tra la cabina di regia e il governo, ma ancora non ci sono convocazioni ufficiali. Appare però difficile una decisione finale sulle misure del decreto prima della prossima settimana, quando avremo i dati aggiornati del monitoraggio.
Il nodo dei dati - I ministri del centrodestra auspicano un ritorno al giallo per un primo allentamento nel periodo di Pasqua: in questo senso va valutato se confermare o superare il parametro che fa scattare il rosso in caso ci ciano 250 casi ogni 100mila abitanti. Sembra però che non ci siano margini per allentamenti, in base ai dati esaminati mercoledì dal premier Mario Draghi insieme con il ministro Roberto Speranza e il Cts.
Cinema, teatri e scuole - Nel caso in cui si ripristinino le zone gialle, si potrebbe riparlare anche di riapertura di cinema e teatri, ipotizzata per il 27 marzo dall'ultimo Dpcm, ma che sarebbe comunque condizionata a un parere del Cts. Anche sulle scuole una valutazione finale sarà fatta in base all'evoluzione della curva epidemiologica: si considera probabile il ritorno in classe fino alla prima media. Per gli altri è ancora tutto da discutere.