LIVE
Ultimo aggiornamento: 4 anni fa

le notizie in tempo reale

Covid: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana sono Regioni arancioni. Bolzano diventa rossa

L'Alto Adige si avvia a un lockdown duro. L'allarme degli anestesisti: "In una settimana ci aspettiamo ricoveri raddoppiati". In Campania il Tar dà ragione a De Luca: le scuole restano chiuse

09 Nov 2020 - 19:11
1 di 28
© Ansa
© Ansa
© Ansa

© Ansa

© Ansa

Il ministro Speranza ha deciso che Abruzzo, Liguria, Basilicata, Umbria e Toscana diverranno Regioni "arancioni", secondo quanto ha stabilito la cabina di regia anti Covid. Situazione sempre più critica in Piemonte dove i ricoveri negli ospedali sono il 25% in più rispetto al picco di primavera. L'Alto Adige, da oggi zona rossa, presto potrebbe applicare un lockdown duro.


In attesa della decisione finale del ministero della Salute, le indiscrezioni che arrivano da fonti della Regione indicano la Campania ancora in fascia gialla. La cabina di regia avrebbe giudicato al momento stabile la situazione in Campania nell'ambito dell'emergenza Covid 19. Al momento, infatti, nel panorama italiano la situazione dell'apparato sanitario campano viene considerata ancora in grado di reggere la classe più leggera in relazione ai contagi e al numero di ricoveri. 


E' in atto un'ulteriore verifica dei dati epidemiologici che riguarderà tutte le altre Regioni italiane per stabilire eventuali nuove zone rosse. La giornata di martedì sarà dedicata interamente alla situazione della Regione Campania.


"La situazione epidemiologica da Covid-19 continua a peggiorare e si registra un Rt di circa un 1,7. Abbiamo oltre 500 casi per 100mila abitanti e quasi tutte le regioni italiane sono pesantemente colpite". Lo ha detto in un video messaggio il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza.


"Il picco dell'epidemia deve ancora arrivare", nelle ultime 24 ore ci sono stati "551 decessi" in Francia: lo ha detto il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, in una conferenza stampa a Parigi, precisando che sono 40.987 le vittime fino ad oggi. Salomon ha detto che la Francia è il quarto Paese al mondo per numero di casi, "questo anche perché - ha precisato - abbiamo effettuato 24 milioni di tamponi dall'inizio dell'epidemia, di cui 2,3 milioni questa settimana"


Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata un'ordinanza, che andrà in vigore dall'11 novembre con la quale la Provincia di Bolzano passerà in zona rossa.


Gli Stati Uniti superano i 10 milioni di casi di coronavirus, un traguardo raggiunto a soli 10 giorni di distanza da quello dei 9 milioni. Lo riporta il Washington Post. Negli ultimi giorni gli Stati Uniti hanno registrato oltre 100mila nuovi contagi al giorno.  


"La Liguria da mercoledì 11 novembre diventerà zona arancione per i prossimi 14 giorni". Lo rende noto su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti. "Me lo ha appena comunicato il ministro Speranza - spiega il governatore -. Pur rimanendo perplesso sulla differenza di trattamento rispetto alla scorsa settimana, a fronte di numeri più o meno simili, ritengo sia doveroso non entrare in polemica con il governo e prendere atto di questa decisione. Indubbiamente i nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere. A fra poco per il punto stampa con i dettagli e tutte le considerazioni del caso".  


"Il ministro Speranza mi ha anticipato poco fa l'esito della riunione che ha stabilito il passaggio dell'Abruzzo, insieme ad altre quattro Regioni - Umbria, Basilicata, Liguria e Toscana - nella zona arancione. Gli effetti del provvedimento che il ministro si appresta a firmare in serata avranno decorrenza dalla giornata di mercoledì". Lo ha dichiarato il presidente dell'Abruzzo, Marco Marsilio.


Sono 13 i dipendenti del Pio Albergo Trivulzio risultati positivi al Covid-19 dopo un secondo screening effettuato tra venerdì 6 novembre e sabato 7 novembre. Controllo che si è reso necessario dopo una contaminazione verificatasi nel laboratorio del Policlinico che aveva analizzato i tamponi precedenti, dando l'esito "anomalo" di 64 membri del personale e 41 pazienti positivi al contagio.In realtà, un solo paziente lo era veramente.


Sono 25.271 i casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, a fronte di 147.725 tamponi effettuati (contro gli oltre 190mila test di domenica). I morti salgono a quota 41.750, con 356 ulteriori decessi. La Regione con il maggior incremento di casi è la Lombardia (4.777). Sul territorio nazionale si segnalano altre 100 terapie intensive e altri 1.196 ricoveri. Sono 10.215 i guariti nelle ultime 24 ore. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO QUI 


"Al momento il Lazio si trova nella zona gialla a livello di pericolo ma i numeri del contagio aumentano e quindi non è assolutamente pensabile abbassare la guardia. Nel weekend abbiamo assistito a scene di affollamento assurde che moltiplicano il rischio di trasmissione del virus. Faccio un appello al buon senso: se vedete strade, spiagge, piazze troppo affollate in cui non viene rispettato il distanziamento o l'uso delle mascherine allontanatevi e portate via i vostri cari perché sono luoghi pericolosi". Lo scrive in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. 



"Abbiamo avuto notizie dal territorio che si stanno verificando carenze nella disponibilità di bombole di ossigeno nelle farmacie per le cure domiciliari di pazienti Covid". Lo afferma all'Ansa il presidente di Federfarma Marco Cossolo. "Stiamo approfondendo la situazione e valutando il da farsi", ha aggiunto.


I ricoverati negli ospedali del Piemonte sono il 25% in più rispetto al picco della scorsa primavera nelle degenze ordinarie o di terapia sub intensiva. Nella terapia intensiva, invece, il picco dei mesi scorsi verrà raggiunto tra una settimana, con 400-450 pazienti, se la crescita dei contagi sarà lineare. Lo ha detto il coordinatore dell'area, Dea Gian Antonio Cibinel, nell'incontro della Commissione Sanità della Regione con i responsabili del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive. Nelle ultime due settimane la media dei pazienti in attesa di ricovero nei pronto soccorso è stata di 450-500.


"Abbiamo una situazione che i posti letto aggiuntivi per il Covid in varie Regioni sono saturi. Cosa uscirà dalla cabina di regia? È verosimile che ci sarà un'Italia più rossa e più arancione. Non avremo retrocessioni verso un colore più chiaro". Così il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a "Tagadà", su La7.


Il Comitato regionale emergenza-urgenza Abruzzo chiederà al presidente della Regione, Marco Marsilio, di adottare misure più restrittive per alcune zone. La richiesta è stata inviata anche al Cts regionale. A quanto si apprende nel documento redatto verrà chiesto al vertice politico di adottare misure con particolare riguardo alle province di Teramo e L'Aquila, non propriamente delle zone rosse, ma limiti tra comuni e province, chiusure eventualmente di esercizi commerciali non indispensabili e aperture solo per negozi di prima necessità.


"La Regione Liguria aveva proposto alla cabina di regia del governo un sistema di dati più semplificato e veloce da analizzare per arrivare a una decisione, l'ultimo report su cui ci stiamo confrontando riguarda l'ultima settimana di ottobre e quella precedente, è passato molto tempo". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio a 'Ore 14' su Rai 2 interviene sui 21 indicatori per classificare il rischio Covid nelle Regioni. "Lo schema di valutazione dei dati sul Covid purtroppo ci fa arrivare un po' in ritardo rispetto alle decisioni che vorremmo prendere - commenta Toti -. Senza fare nessuna polemica pregherei gli scienziati di usare un po' meno indicatori e di consentirci di averli in modo piu' rapido perche' oggi la situazione degli ospedali liguri è diversa da lunedi' scorso, oggi è lievemente migliore".


L'Ordine dei medici di Firenze "si unisce all'appello della Federazione nazionale che, in base al numero dei ricoveri in ospedale e soprattutto nelle terapie intensive, chiede una chiusura totale della Toscana e di tutto il Paese. Senza una chiusura generalizzata come a marzo non possiamo andare avanti. I numeri dei decessi, dei ricoveri in ospedale e dell'occupazione delle terapie intensive, non ci danno alternativa. Rischiamo il collasso del sistema". 


Un fondo di 340 milioni nel 2020 e di 70 milioni nel 2021 per aiutare ulteriori attività se ci saranno nuove zone arancioni o rosse. E' quanto prevede il decreto Ristori bis, bollinato e in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento stanzia circa un miliardo per i contributi a fondo perduto ai nuovi ocdici Ateco aggiunti alla lista del Ristori1, la nuove categorie coinvolte dalla stretta anti-Covid. Altri 280 milioni vengono stnziati nel 2021 per i ristori delle attività nei centri commerciali e per la filiera alimentare. 


Il numero di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti dell'area medica continua a crescere, raggiungendo a livello nazionale il 49% del totale di quelli disponibili, praticamente uno su due e ben oltre la soglia definita "critica" del 40%. A superare questo valore sono 11 Regioni, dove cioè la saturazione dei posti porta a far ricorso a quelli che andrebbero a persone con altre patologie. A rilevarlo è l'Agenzia per i servizi sanitari regionali (Agenas) aggiornati all'8 novembre. I malati Covid occupano inoltre il 34% dei posti in terapia intensiva. 


"In questo momento Codogno siamo noi e abbiamo bisogno della stessa attenzione che abbiamo dato noi in fase uno agli altri". E' quanto spiega Mario Alparone, direttore generale dell'Asst di Monza, alla luce della difficile situazione dell'ospedale San Gerardo. "Abbiamo assunto 110 nuovi operatori, di cui 40 medici e il resto infermieri, ma avendo 340 operatori positivi a casa, parliamo di una goccia in confronto ad un esercito fermo", ha aggiunto.


"Stiamo assistendo in questi giorni, in queste ore, a vicende intollerabili: uno sciacallaggio mediatico senza precedenti sulla sanità campana, teso ad accreditare l'idea di manovre oscure messe in atto per nascondere la realtà". Lo ha detto il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, aggiungendo che "sono clamorose e davvero insostenibili le immagini del lungomare di Napoli con assembramenti vergognosi e nella più totale assenza di ogni forma di controllo".


"Da domani il Veneto inserirà anche i test rapidi nel numero dei tamponi per il Covid - attualmente comprende solo i molecolari - perché sono migliaia ogni giorno, altrimenti il dato ci penalizza rispetto ai positivi". Lo ha annunciato il governatore Luca Zaia. In Veneto, mediamente, vengono effettuati circa 20mila tamponi molecolari al giorno, e circa 10mila test rapidi.


Restano chiuse le scuole in Campania. Lo ha deciso il Tar che, con tre decreti appena pubblicati, ha respinto le richieste di sospensione dell'ordinanza n.89 con la quale il presidente De Luca, il 5 novembre, ha disposto la chiusura di tutte le scuole (primarie secondarie e dell'infanzia) fino alla 14 novembre.


"Il 30-40% della popolazione rischia di contrarre il coronavirus in Germania". Lo ha detto il ministro della Salute Jens Spahn, aggiungendo che "da noi ci sono oltre 23 milioni di persone al di sopra dei 60 anni, la Germania è il secondo paese piu' vecchio al mondo dopo il Giappone". 


La società farmaceutica Pfizer afferma che i primi dati mostrano che il suo vaccino sperimentale ha un'efficacia di oltre il 90% nel prevenire il Covid-19. 


Il governatore del veneto Luca Zaia definisce "imbarazzanti" le foto viste in questo fine settimana "delle piazze strapiene di gente, delle scampagnate. Qui per colpa di pochi tuti rischiamo di rimetterci. Non è che se si rinuncia a una domenica di spritz, alla castagnata cade il mondo. Se dovessimo guardare al sistema ospedaliero siamo in zona gialla senza problemi, ma guardando ad altre situazioni non sono mica così sicuro". 


"Abbiamo deciso che una deroga nel vincolo della Dad all'università per garantire agli studenti di primo anno di svolgere le lezioni in presenza. Dobbiamo garantire la presenza alle matricole delle Università". Lo annuncia il premier Giuseppe Conte intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico della Luiss.



Sono 2.223 i nuovi positivi al coronavirus in Veneto, che portano il totale degli attualmente positivi a 53.145. Dall'inizio della pandemia i casi in Veneto sono stati 81.492. Le nuove vittime in regione sono 21, che portano il totale a 2.595. Sono i dati comunicati dal presidente, Luca Zaia, in conferenza stampa.



"Dobbiamo fare molta attenzione a quello che sta succedendo nei nostri ospedali. Lo ripeto da giorni: se la curva dei contagi non scende e continuano ad aumentare le terapie intensive si rischia il collasso. Ed è quello che anche oggi ribadiscono medici e scienziati". Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio  sottolineando che "per questo come governo abbiamo il dovere di portare avanti una decisa azione di contrasto al virus e ridurre il numero dei contagi, ancora troppi: a oggi in Italia ci sono quasi 560mila positivi". 




A scuola, a partire dalla primaria, "la mascherina dovrà essere indossata sempre, da chiunque sia presente a scuola, durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze, anche quando sono seduti al banco e indipendentemente dalle condizioni di distanza (1 metro tra le rime buccali) previste dai precedenti protocolli". Lo precisa una circolare del dipartimento per il sistema educativo e di formazione del ministero dell'Istruzione inviata alle scuole. Fanno eccezione i bambini sotto i sei anni e i "soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina". Leggi la notizia


Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva nella prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dalle misure dell'ultimo Dpcm che potranno però evidenziarsi non prima di altri 10 giorni". Lo afferma il presidente dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri, Alessandro Vergallo. Le terapie intensive "sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell'assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale - rileva - è a questo punto ragionevole".


L'Alto Adige, diventato zona rossa, potrebbe presto applicare un lockdown duro. "Non abbiamo alternative - dice l'assessore alla Sanità Thomas Widmann -, altrimenti collassa l'intero sistema sanitaria. I danni collaterali sarebbero devastanti, se gli ospedali non dovessero più garantire chemioterapie e interventi chirrugici. Siamo oltre il tempo massimo, i campanelli d'allarme non possono più essere ingorati". 


"Alla luce della situazione epidemiologica, del crescente numero dei contagi, dei dati allarmanti che ci vengono forniti dalle direzioni ospedaliere, dalla mancata osservanza delle prescrizioni da parte dei cittadini, chiedo a nome di tutti gli infermieri dell'Ordine della provincia di Napoli provvedimenti più restrittivi per la tutela della salute pubblica e la salvaguardia della nostra famiglia professionale". L'allarme arriva dal presidente dell'Opi Napoli, l'Ordine degli infermieri partenopeo, Ciro Carbone. 


"I dati di questa settimana purtroppo non ci fanno prevedere nulla di buono. Mediamente abbiamo registrato in quest'ultima settimana 1.000 ricoverati al giorno, 110 in terapia intensiva, 25.000 in isolamento domiciliare e oltre 300 morti al giorno: tra un mese, se questo trend dovesse restare invariato, avremo altri 10.000 morti in più e supereremo la soglia fatidica dei 5.000 posti letto in terapia intensiva". Lo spiega il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.
 


"Faccio mio l'appello dei pediatri: evitate di mandare i bambini a scuola in presenza, questo è più sicuro sia per i bambini sia per la salute pubblica. Scegliete, se possibile, la Dad, e da casa  cercate di fare il possibile, fino a quando i dati epidemiologici non scenderanno". E' l'appello rivolto alle famiglie dal presidente della Regione Puglia, nel giorno in cui gli istituti pugliesi - elementari e medie - devono riaprire per effetto della decisione del Tar della Puglia che ha sospeso l'ordinanza della Regione che aveva disposto la didattica a distanza in tutte le scuole a partire dalle elementari.


Dopo l'inchiesta avviata in Liguria sulla correttezza dei dati regionali inviati sul Covid, sembra che anche in altre Regioni siano pronti esposti e segnalazioni sui numeri forniti dalle Asl e sulle procedure di compilazione dei bollettini che poi arrivano a Roma. Osservata speciale in particolare la Campania, che avrebbe una situazione diversa da quella che raccontano i numeri. 


Mentre sta per riunirsi la cabina di regia per l'emergenza Covid, le anticipazioni sul rapporto settimanale dell'Istituto superiore di sanità sembrano preludere a cambiamenti nella mappa tricolore. Dopo che l'Alto Adige ha giocato d'anticipo autoproclamandosi zona rossa, Campania, Veneto e Toscana rischiano di cambiare status dopo un fine settimana di shopping e movida, con molti senza mascherine. Si aspetta il parere del Cts per estendere le zone rosse ad altre Regioni d'Italia.  


"Ci aspettano mesi difficili perché l'epidemia influenzale è in arrivo e si sovrapporrà al Covid. Solo restano a casa e limitandoci a spostamenti necessari si impedisce al virus di circolare. Ma chiusure più pesanti e generalizzate non sarebbero sostenibili nel tempo". Lo dice Luca Richeldi, pneumologo del Policlinico Gemelli e componente del Comitato tecnico-scientifico al Corriere della Sera. Sui dati e gli algoritmi che hanno scatenato le polemiche, Richeldi ricorda che "servono strumenti sofisticati per valutare l'evoluzione dell'epidemia e mantenere l'equilibrio tra il controllo della diffusione del virus e la salvaguardia dell'economia, nei limiti del possibile". 


Il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi auspica "veri lockdown cittadini e spetta ai governatori proclamarli". In un'intervista alla "Stampa" dice: "Vedo troppa gente ancora in giro per le strade. Nelle grandi città, penso soprattutto a Milano, Genova, Torino e Napoli serve agire con decisione e farlo presto". La suddivisione dell'Italia in zone di rischio, dice, "è l'ultimo tentativo prima di essere costretti a calare la carta del lockdown nazionale che nessuno vorrebbe dover giocare. E per non sprecare questa opportunità è bene che le Regioni collaborino, soprattutto perché la situazione negli ospedali è un disastro". 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri