Il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts: "Ad oggi abbiamo il 40% della popolazione che ha avuto almeno una dose di vaccino e il 21% l'intero ciclo vaccinale"
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"Direi che siamo alla svolta. Io sono sempre stato prudente, ma i dati sono consolidati nella direzione di una marcatissima riduzione di nuovi casi ed è quel che più conta, di forme gravi o fatali di Covid". Lo dice Franco Locatelli presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Cts. "Possiamo rivendicare che il rischio ragionato con il quale sono state progettate le riaperture non era così poco solido come qualcuno aveva ipotizzato".
"Sono netto nel dire che, ovviamente continuando ad avere responsabilità e prudenza, il prossimo autunno non sarà come quello che abbiamo vissuto nel 2020", afferma ancora a Repubblica. "Ad oggi abbiamo il 40% della popolazione che ha avuto almeno una dose di vaccino e il 21% l'intero ciclo vaccinale. Tutte le evidenze che abbiamo dicono che i vaccini a disposizione comunque prevengono da forme gravi di malattia, qualunque sia la variante".
Infine una battuta sull'utilizzo obbligatorio della mascherina. "Capisco la voglia delle persone di emanciparsi da un oggetto anche molto simbolico. Andrà fatto un percorso graduale, partendo dai contesti all'aperto, dove ci sono minori rischi di contagio, per poi passare al chiuso. Aspettiamo ancora un mese, un mese e mezzo. Entro metà luglio affronteremo anche questo aspetto", conclude.