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Lunedì in gran parte d'Italia riaprono bar e ristoranti, e ci si potrà spostare liberamente tra Regioni gialle
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I casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore superano quota 893mila, segnando così un nuovo picco. Intanto la campagna vaccinale prosegue: nel mondo è stato superato il miliardo di dosi inoculate, in Italia è stata somministrata almeno una dose di vaccino all'81% degli over 80 e al 45% della fascia 70-79. Lunedì le prime riaperture di bar e ristoranti, e ci si potrà spostare liberamente tra Regioni gialle.
Da lunedì riaperture e controlli anti-assembramenti Lunedì l'Italia riparte e il Viminale mette a punto il piano per evitare che le riaperture si trasformino in un liberi tutti che rischierebbe nel giro di qualche settimana, come hanno più volte ripetuto gli esperti e gli scienziati, di far schizzare di nuovo i contagi e riportare tutto il Paese in zona rossa o arancione.
Già da sabato le grandi città registrano il "pienone" I segnali, d'altronde, sono abbastanza chiari: da Milano a Roma fino a Napoli l'ultimo sabato prima della ripartenza è stato vissuto come se le misure fossero già state allentate e migliaia di italiani, approfittando del bel tempo, si sono riversati nelle strade e nelle piazze, sul litorale e nei parchi. Non ci sono stati particolari problemi, ma nella Capitale i vigili urbani hanno chiuso alcune ore via del Corso, per consentire il deflusso delle migliaia di romani a passeggio.
© Ansa | QUI NAPOLI
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Riaprono bar, ristoranti, cinema, musei e teatri Un anticipo di quanto potrebbe avvenire da lunedì quando riapriranno bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, cinema, teatri e musei. E' il motivo per il quale, con la circolare inviata ai prefetti, il Viminale chiede che l'allentamento delle restrizioni sia "attentamente monitorato" per individuare tutti quei "comportamenti difformi dal quadro regolatorio" che potrebbero determinare un peggioramento della situazione epidemiologica.
Interventi mirati nelle zone della movida In sostanza, scrive il capo di gabinetto Bruno Frattasi, gli oltre 70mila uomini delle forze di polizia a disposizione dovranno concentrare i controlli in primo luogo su "tutte le attività" che riapriranno a partire da lunedì, dunque bar e ristoranti in testa ma anche cinema, teatri e i locali dove si terranno gli spettacoli dal vivo. "Interventi mirati" devono poi essere predisposti per evitare gli assembramenti, nelle aree dove ci sono locali aperti al pubblico, nelle zone caratterizzate da "intensi flussi di mobilità" e in tutte le piazze e le strade dove si concentra la movida, specie nei fine settimana.
Il coprifuoco resta alle 22 La circolare non affronta invece nello specifico uno dei temi su cui la maggioranza di governo si è divisa, il posticipo del coprifuoco. Il Viminale si limita a ribadire infatti che il divieto di spostamento è in vigore dalle 22 alle 5. Ma allo stesso tempo ricorda che l'attività di ristorazione in zona gialla è consentita "con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto e nella fascia oraria compresa fra le 5 e le 22", in massimo di 4 persone salvo persone conviventi. E' probabile dunque che un eventuale "sforamento" di poche decine di minuti per rientrare a casa dopo aver cenato fuori, non sarà sanzionato.
Ripartono gli spostamenti tra le Regioni Il decreto che entra in vigore lunedì liberalizza anche gli spostamenti tra le Regioni gialle, bloccati da Natale. E nella circolare il ministero dell'Interno conferma che ci si potrà spostare per "qualsivoglia ragione", fermo restando che si potrà andare a trovare amici e parenti in un'abitazione privata una sola volta al giorno in 4 (e non più in 2) oltre ai minori su cui si esercita la potestà genitoriale, quindi non più solo i minori di 14 anni ma tutti coloro che hanno meno di 18 anni. In zona arancione questo tipo di spostamento è limitato all'ambito comunale mentre in zona rossa, dunque al momento solo in Sardegna, è vietato.