La Sardegna in zona gialla da lunedì

Covid, oltre un milione di italiani vaccinati anche con il richiamo | Nel 2020 in Ue 400mila morti in più

Dal 9 febbraio dosi a prof e agenti: l'obiettivo è 7 milioni di vaccinati entro marzo. Rezza: "La situazione non è confortante, troppi decessi"

05 Feb 2021 - 22:00

Prosegue la campagna vaccinale contro il coronavirus. Sono 1.024.271 gli italiani a cui è già stata somministrata anche la seconda dose, mentre il piano per le vaccinazioni di insegnanti e agenti delle forze dell'ordine fino ai 55 anni partirà in anticipo, già martedì. Un'accelerazione condizionata dall'arrivo delle 249mila dosi di AstraZeneca. Entro marzo "7 milioni di italiani saranno vaccinati", spiega il commissario Domenico Arcuri.

Dal 9 febbraio dosi a prof e agenti Il piano vaccinale messo a punto con le regioni e le province "funziona a pieno ritmo", assicura Arcuri, ritrovando l'ottimismo dopo il taglio del 50% delle dosi inizialmente previste per i ritardi delle case farmaceutiche. E la prossima settimana si apre un nuovo atteso capitolo del programma. Salvo imprevisti, le fiale di vaccino di Oxford - che secondo l'Aifa per ora è preferibile somministrare fino ai 55 anni - saranno distribuite nei vari Centri sui territori entro lunedì e il giorno seguente tutto dovrebbe essere pronto per le inoculazioni.

Dopo gli operatori sanitari, stavolta a porgere il braccio per la puntura saranno categorie ancora potenzialmente troppo esposte al contagio: altri lavoratori dei servizi essenziali come gli insegnanti, gli uomini delle forze armate e delle forze dell'ordine, il personale di comunità, i detenuti e chi opera nelle carceri. L'obiettivo di questa seconda linea della campagna è di "abbassare la diffusione dei contagi" e il commissario è al lavoro con i vari ministeri per programmare le vaccinazioni delle nuove categorie prioritarie, alcune delle quali si stanno già mobilitando.

A febbraio, se le previsioni saranno rispettate, sono previste 4,2 milioni di dosi e a marzo 8,2 milioni per un totale, nel primo trimestre dell'anno, di 14,7 milioni di dosi. Ma sul piano pesa anche l'incognita del futuro di Arcuri, le cui sorti sono legate alle decisioni del prossimo governo: "Io non penso, lavoro", spiega laconico il commissario, che poi risponde: "Se ho sentito Draghi? Sta facendo le consultazioni con le forze politiche".

La Sardegna in zona gialla da lunedì Intanto la maggior parte dell'Italia resta in fascia gialla, dove si aggiungerà la Sardegna a partire da lunedì. I presidenti di Regione si dividono fra chi spinge per riaprire e chi teme un ritorno dei contagi. Vincenzo De Luca lancia l'allarme per la ripresa dei contagi in Campania e ipotizza la chiusura delle scuole. Chiusa a Roma una piazza della movida, per assembramenti. Torna la Dad alle scuole superiori in Abruzzo per 14 giorni.

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Rezza: situazione non è confortante, troppi morti Esprime preoccupazione l'epidemiologo Gianni Rezza. "La situazione - dice - sembra stabile in questo momento, ma il numero di decessi resta elevato e questo rappresenta un vero problema. Quindi la situazione non è particolarmente confortante anche se le misure prese fanno sì che quanto meno teniamo stabile il numero delle nuove infezioni".

Eurostat: 400mila morti in più nell'Ue nel 2020 Come reso noto dall'Eurostat, sono stati oltre 400mila i decessi in più registrati nell'Unione europea tra gennaio e novembre 2020, rispetto allo stesso periodo nel 2016-2019, ossia il 10% in più. La mortalità in eccesso è stata elevata durante tutto il 2020, raggiungendo il picco a novembre.

Oms: 130 Paesi senza vaccini Sul fronte internazionale, "oltre tre quarti delle vaccinazioni sono avvenute in 10 Paesi che rappresentano il 60% del Pil mondiale", mentre al contrario "quasi 130 Paesi, con 2,5 miliardi di persone, devono ancora somministrare la prima dose". Lo riferisce il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom, Ghebreyesus nel briefing da Ginevra sulla pandemia di Covid. Tedros chiede quindi ai governi, "una volta che abbiano vaccinato gli operatori sanitari e gli anziani", di "condividere i vaccini in modo che altri Paesi possano fare lo stesso".

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