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In particolare, viene spiegato nel rapporto, 36.622 mila hanno tra 0 e 9 anni e circa 90.000 tra 10 e 19 anni
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Dall'inizio della pandemia sono stati 126.622 i bambini e gli adolescenti risultati positivi al Covid-19, pari a circa il 12% del totale dei contagiati. Di questi 36.622 mila hanno tra 0 e 9 anni e molti di più circa 90.000 tra 10 e 19 anni. A fornire il quadro più completo e aggiornato è la Società Italiana di Pediatria, sulla base dei dati della sorveglianza dell'Istituto Superiore di Sanità, in vista del prossimo congresso.
"La maggior parte ha manifestato forme cliniche lievi, con un tasso di letalità bassissimo. Se i contagi dovessero aumentare, soprattutto i fragili, potrebbero andare incontro a problemi importanti", viene spiegato da Alberto Villani, presidente Sip. "Evento drammatico e inatteso, questa pandemia ha sconvolto l'intero pianeta al punto da rappresentare uno spartiacque epocale tra ciò che è stata la vita prima del Covid e cosa sarà dopo il Covid", aggiunge.
Pertanto, "abbiamo deciso di dedicare a questo importante tema un evento virtuale nazionale di aggiornamento e formazione per pediatri e per chi si prende cura di neonati, bambini e ragazzi". Il primo Congresso straordinario interamente digitale della Sip, raccoglierà i contributi delle 17 Società scientifiche affiliate specializzate nei vari ambiti della pediatria, degli 11 Gruppi di studio Sip dedicati a specifiche tematiche e delle 19 Sezioni regionali che operano sul territorio nazionale.
"Ognuno - prosegue Villani - darà un contributo, offrendo così un quadro a tutto campo di quanto la pediatria italiana ha fatto e sta facendo in corso di pandemia, dagli aspetti epidemiologi alle implicazioni sociali e organizzative dell'età evolutiva". Tra i temi, l'effetto dell'emergenza Covid-19 sui bambini fragili, come quelli con patologie oncologiche, allergie, diabete, sindrome di Down, disabilità e malattie rare. Un ampio spazio sarà dato all'impatto della pandemia sulla povertà e sulle diseguaglianze, sulle vaccinazioni, sull'attivià dei pronto soccorso, sugli stili di vita e sulle conseguenze psicologiche delle restrizioni. La pandemia, conclude la Sip, "ha messo in luce una debolezza del sistema organizzativo sanitario" e la necessità, alla luce di questo, "di capire come riorganizzare le cure pediatriche in ospedale e sul territorio".