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Ultimo aggiornamento: 3 anni fa

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Covid, Speranza: non vaccinato il 10% degli over12 occupa due terzi intensive | Locatelli: con il booster coperti da Omicron all'88%

Secondo Agenas il livello di occupazione dei posti letto cresce in 13 Regioni: in Valle d'Aosta torna al 45%, mentre l'unica sotto la soglia d'allerta è la Sardegna

10 Gen 2022 - 19:00
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A livello nazionale il 17% dei posti in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid e il tasso è cresciuto in 9 Regioni in 24 ore (a Trento è al 29%). Il tasso di occupazione di pazienti Covid nei reparti sale invece al 24%. Lo riportano i dati di Agenas. Intanto l'ad di Pfizer Albert Bourla ha annunciato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e l'azienda ha già iniziato a produrre le dosi. 


La Cei aggiorna le misure per prevenire i contagi Covid. Per le messe "non è richiesto il Green Pass, ma occorre rispettare accuratamente distanze e igienizzazioni". Per quanto riguarda le mascherine, "il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o Ffp2. Certamente quest'ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata". I ragazzi sottoposti a "sorveglianza con testing" non potranno partecipare al catechismo.


"Con la variante Omicron il booster copre per l'88% e per il 65% nel caso di ciclo primario, in base ai dati che ci arrivano dal Regno Unito". Lo ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa con il premier Draghi.


"Su 100mila persone ci sono 23,2 persone che vanno in intensiva e sono i non vaccinati . Quando si va ai vaccinati con due dosi da più di 4 mesi, il dato passa da 23 a 1,5, quindi crolla clamorosamente e scende a 1 quando la vaccinazione avviene in ciclo primario entro 4 mesi e col booster si va a 0,9, secondo un grafico Iss. Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite umane e se vogliamo favorire la ripartenza economica e sociale del paese la strada prioritaria è ridurre l'area dei non vaccinati. E questa è una scelta che ha piena evidenza scientifica". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza.


"L'ultimo decreto è per far fare un passo avanti importante al nostro paese: oggi siamo all'89,40% di over12 con prima dose, quindi sono non vaccinati poco più del 10% over12 che occupa i due terzi di posti in intensiva e 50% in area medica, quindi vogliamo ridurre i non vaccinati per ridurre la pressione sugli ospedali". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella conferenza stampa sulle nuove misure anti-pandemia.


Salgono al 16,72% i bambini della fascia 5-11 anni che hanno effettuato la prima dose della vaccinazione anti-Covid, pari a 611mila su 3,5 milioni totali. "Sono in crescita ma ancora pochi, non abbastanza, e si dovrebbe fare di più per incentivare l'immunizzazione di questa categoria anche puntando a una comunicazione mirata", ha detto il presidente della Società italiana di pediatria, Annamaria Staiano.


Il Tar ha sospeso l'ordinanza con la quale la Regione Campania ha disposto la didattica a distanza in tutte le scuole del territorio per criticità legate alla pandemia. Sono stati tre i ricorsi accolti dal tribunale contro il provvedimento firmato da Vincenzo De Luca, attraverso il quale si rinviava l'inizio dell'anno scolastico al 29 gennaio.


L'ad di Pfizer Albert Bourla ha annunciato che il vaccino contro Omicron sarà pronto a marzo e l'azienda ha già iniziato a produrre le dosi. Bourla ha spiegato in un'intervista che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti del Covid che stanno circolando.


L'Ema ha iniziato a valutare una domanda di autorizzazione all'immissione in commercio per il medicinale antivirale per via orale orale Paxlovid. La domanda è di Pfizer Europe. Lo rende noto l'Agenzia Ue. Il risultato è atteso nelle prossime settimane.


A scuola è "rientrata la maggior parte degli studenti e dei professori. I docenti sospesi perché No vax sono un numero limitato, sono sotto l'1%". A dirlo è il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.




"La riduzione degli interventi chirurgici è drammatica, questa purtroppo è l'altra faccia del Covid". A lanciare l'allarme è il presidente della Società Italiana di Chirurgia, Francesco Basile che ha manifestato la forte preoccupazione per difficoltà presenti in tutte le regioni a operare. "Posti letto di chirurgia dimezzati, blocco dei ricoveri in elezione, terapie intensive riconvertite per i pazienti Covid, infermieri e anestesisti delle sale operatorie trasferiti ai reparti Covid. In questo modo - continua Basile - l'attività chirurgica in tutta Italia è stata ridotta nella media del 50% con punte dell'80%, riservando ai soli pazienti oncologici e di urgenza gli interventi. Ma spesso non è possibile operare neanche i pazienti con tumore perché non si ha la disponibilità' del posto di terapia intensiva nel postoperatorio".


La cosiddetta variante Deltacron, frutto di un'ibridazione di Omicron e Delta, potrebbe essere in realtà il frutto di un semplice artefatto, un errore di analisi di laboratorio. E' questo il sospetto che con sempre con più insistenza circola nella comunità scientifica. "E' pressoché certo che una variante ibrida tra Delta e Omicron si possa generare perché fenomeni di ricombinazione sono ben note e sono già state osservate, per esempio, tra la variante Alfa e quella Delta. Nel caso specifico, però, le 24 sequenze depositate dai ricercatori ciprioti sono state analizzate nel dettaglio da diversi gruppi di ricerca, che concordano con il fatto che con ogni probabilità si tratta di un artefatto", spiega Marco Gerdol, ricercatore presso l'Università di Trieste.


Difficile, secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, inetrvenuto a Radio 105, dire quando ci sarà il picco di contagi. "Al momento abbiamo la circolazione di due varianti, la più contagiosa che è la Omicron e l'altra meno contagiosa che è la Delta. Immaginare quando sarà il picco nazionale è impossibile perché potrà vedere situazioni regionali completamente diverse. In questo momento è importante vedere i segni di rallentamento della salita della curva e in questo momento purtroppo non lo stiamo vedendo", ha detto. 


"Fino a metà dicembre le reinfezioni erano circa l’1% del totale dei casi notificati. Nelle ultime due settimane, aumenta la percentuale delle reinfezioni che è salita al 2,4% nella settimana precedente e al 3,1% nell’ultima settimana". Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a Radio 105. "Quindi è verosimile che chi si è infettato con la variante Delta oggi si sta reinfettando con la Omicron. Il dato sui grandi numeri dice che a fronte di un tasso di reinfezione che è stato da agosto fino a due settimane fa all’1%, adesso è al 3%", ha spiegato. 


"I docenti sospesi perché No vax sono un numero estremamente limitato, sono sotto l'1% sia dei docenti che del personale Ata. I dati degli assenti per malattia per ora sono molto contenuti e in linea con gli anni passati. A gennaio c'è il picco delle assenze. Noi per far fronte a questo abbiamo rinnovato i contratti per i potenziamenti, i cosiddetti docenti Covid, abbiamo messo 400 milioni". Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.


A livello nazionale, il 17% dei posti in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid (era l'11% il 24 dicembre) e il tasso cresce in 9 Regioni in 24 ore: Calabria (al 18%), Emilia Romagna (17%), Friuli Venezia Giulia (21%), Lazio (21%), Liguria (21%), Lombardia (16%), PA Trento (29%), Umbria (15%), Veneto (21%). E' quanto emerge dal monitoraggio Agenas del 9 gennaio.


"Aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l'unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura". Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sul ritorno in classe in presenza. "Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e il dato evidente è che è ripresa la scuola", ha aggiunto.


Secondo i dati Agenas del 9 gennaio, a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto occupati da pazienti Covid nei reparti sale al 24% e, in 24 ore, il tasso cresce in 13 Regioni: Valle d'Aosta (45%), Abruzzo (22%), Calabria (al 36%), Campania (23%), Friuli (27%), Lazio (23%), Lombardia (28%), Molise (16%), PA Bolzano (16%), Piemonte (30%), Sicilia (30%), Toscana (21%), Umbria (30%). Stabili oltre soglia del 15%: Basilicata (19%), Emilia Romagna (21%), Marche (25%), PA Trento (20%), Puglia (16%), Veneto (23%). L'unica sotto soglia è la Sardegna (stabile a 12%). Il tasso è in calo ma alto in Liguria (36%).


"La norma consente la chiusura delle scuole in determinati territori circoscritti qualora la situazione lo preveda. Qualora la situazione non lo preveda, a differenza dell'anno scorso, questo Governo impugnerà le ordinanze laddove non le ritenga opportune". Lo ha detto il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso (Lega), in visita al liceo scientifico Salvemini di Bari in occasione della riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia.


Anche l'Avvocatura Distrettuale dello Stato (sede di Napoli) ha presentato ricorso presso il Tar della Campania contro l'ordinanza con la quale la Regione Campania ha deciso il rinvio dell'apertura delle scuole in presenza a causa della pandemia. Il ricorso, depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri dell'Istruzione e della Salute, si affianca a quello già presentato dagli avvocati napoletani Giacomo Profeta e Luca Rubinacci. Sabato scorso il giudice ha chiesto alla Regione Campania di depositare, entro e non oltre le 11 di oggi, "..atti pertinenti e rilevanti a presupposto dell'ordinanza...".


Ha dovuto riaprire sabato il reparto Covid dell'ospedale di Codogno (Lodi), che era stato chiuso a giugno, nella struttura dove era stato identificato il primo caso italiano il 20 febbraio 2020. I letti occupati sono 14 in reparto mentre due persone si trovano in Rianimazione. Proprio per questo, a livello di direzione è stato lanciato un appello alla popolazione perché si acceda all'ospedale solo se si ritiene che sia assolutamente necessario. 


E' critico il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, sulla decisione di riaprire le scuole.  "Non è vero che siamo di fronte a un virus che non crea problemi nella fascia d'età pediatrica. Io in questo momento avrei puntato su due settimane di Dad", ha detto. Questo periodo di Dad, ha aggiunto, avrebbe permesso di "potenziare la vaccinazione dei ragazzi e dei bambini" visto che "nella fascia 5-11 anni abbiamo ancora 3,1 milioni di bambini non vaccinati". 


Su 536 strutture assistenziali ispezionate 107, cioè il 20%, sono risultate irregolari per inosservanza delle misure anti-Covid o carenze igieniche e strutturali. In particolare, 42 sono state le violazioni per il mancato possesso del Green pass e della vaccinazione da parte del personale medico, infermieristico e assistenziale. Mentre 16 sono state le sanzioni per mancato uso di dispositivi protettivi o assenza di informazioni anti-contagio esposte. Questo il bilancio di una serie di verifiche condotte dai carabinieri dei Nas durante le Festività, presso Rsa, case di riposo per anziani e case famiglia.


Prima multa a Roma per un passeggero di un autobus trovato sprovvisto di Super Green pass. L'uomo di 39 anni è stato fermato alla stazione Roma Termini ed è stato sanzionato dalla polizia locale di Roma Capitale, alle prese con i controlli già dall'alba. La sanzione ammonta a 400 euro, ridotta a 280 se pagata entro due giorni.


"Un errore limitare a 5mila tifosi l'accesso negli stadi. E' difficile da digerire per chi è vaccinato. E' l'ennesimo modo per colpire il calcio, come le discoteche e i luoghi del divertimento senza una logica". E' il pensiero di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova ai microfoni di Radio anch'io sport. "Gli stadi - aggiunge - se si seguono le regole sono luoghi sicuri".


Un infermiere addetto alle vaccinazioni in un centro di Ancona è finito in carcere in un'operazione della polizia per reati connessi all'indebito rilascio del Green pass. Altre quattro persone, ritenute intermediari, sono ai domiciliari. I reati contestati dalla procura sono quelli di corruzione, falso ideologico e peculato commessi in concorso dagli indagati. Per 45 persone, invece, è stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di residenza.


Oggi, con i vaccini, le probabilità di morire di Covid sono "in media una su mille, più o meno come con l'influenza". Lo ha detto Sergio Abrignani, membro del Cts, sottolineando che "ovviamente dipende dall'età e dalla situazione sanitaria generale. Oggi i vaccinati giovani e quelli anziani in buone condizioni non muoiono. I positivi immunizzati che non ce la fanno, muoiono, come con l'influenza, che è solo un detonatore che infiamma una situazione già compromessa".


Da oggi, lunedì 10 gennaio, entrano in vigore le nuove regole sul Green pass. Per accedere a bar, ristoranti, alberghi, piscine, nonché su bus, treni, aerei e navi servirà quello rafforzato, quello ottenuto cioè tramite il vaccino o la guarigione.


Dopo le festività natalizie, riaprono oggi le scuole in tutta Italia, con il timore di dover presto applicare la didattica a distanza a causa del dilagare dei contagi. Secondo il ministro dell'Istruzione, Bianchi, è possibile che oggi manchi personale ma - assicura - "gli istituti sono un posto sicuro". Prosegue la pressione delle Regioni per una proroga, anche se si allarga il fronte dei governatori favorevoli alla ripresa delle lezioni. Preoccupato per la riapertura anche il consigliere scientifico del ministro della Salute, Walter Ricciardi.


Da oggi, lunedì 10 gennaio, altre quattro Regioni passano dalla zona bianca alla gialla: si tratta di Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Valle d'Aosta. In totale ora le Regioni gialle sono quindici.

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