Covid, Corea del Nord in lockdown per il primo caso da inizio pandemia
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Secondo il report dell'Istituto superiore di sanità sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 il tasso di mortalità tra i non vaccinati è di 7 volte più alto
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Sono segnalati 438.726 casi di reinfezione da Covid, pari al 3,6% del totale dei casi notificati. Nell'ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta pari al 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (5%). Emerge dal report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss) sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia. In calo i casi e i ricoveri, ma aumentano le morti.
I dati - Dal 24 agosto 2021 al 11 maggio 2022, rileva il report esteso dell'Iss, sono stati segnalati dunque 438.726 casi di reinfezione. L'Iss evidenzia un aumento del rischio di reinfezione in modo particolare nei soggetti con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni rispetto a chi ha avuto la prima diagnosi fra i 90 e i 210 giorni precedenti; nei soggetti non vaccinati o vaccinati con almeno una dose da oltre 120 giorni rispetto ai vaccinati con almeno una dose entro i 120 giorni; nelle femmine rispetto ai maschi; nelle fasce di età più giovani (dai 12 ai 49 anni); negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.
Calano i casi e i ricoveri: in aumento i morti - Inoltre nel corso dell'ultima settimana il numero di casi Covid segnalati in Italia e il numero di ospedalizzazioni risultano in diminuzione, sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e in leggero aumento i decessi. Continua a diminuire l'incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale. I decessi sono relativi ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva, e questo spiega l'attuale lieve aumento.
Mortalità più alta nei non vaccinati - Secondo il report il tasso di mortalità relativo alla popolazione over 12 anni, nel periodo 18/03/2022-17/04/2022, per i non vaccinati (34 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (8 decessi per 100.000) e circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (5 decessi per 100.000). Il tasso di ricoveri in intensiva, invece, per i non vaccinati è circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.
La variante Omicron - Dall'ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di SarsCoV-2 di interesse per la sanità pubblica in Italia (3 maggio 2022), condotta dall'Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, è emerso che "la variante Omicron risulta ormai virtualmente l'unica variante di Sars-CoV-2 circolante nel nostro Paese". "In questa ultima indagine" dell'Iss "il sottolignaggio BA.2 rappresenta il 93,83% tra le varianti Omicron. Quest'ultimo risultato è in linea con quanto riportato in altri Paesi europei e non. Sono inoltre state rilevate 12 sequenze riconducibili a BA.4 e 6 sequenze riconducibili a BA.5, pari allo 0,47% e 0,41% del totale delle sequenze Omicron".
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