L'ANDAMENTO DELLA PANDEMIA

Covid, Speranza: no vax occupano i 2/3 dei posti in terapia intensiva | Altre quattro Regioni in giallo da lunedì

Brusaferro: "Drastico peggioramento dell'epidemia, in molte Regioni c'è il rischio di saturazione delle aree mediche". Il monitoraggio dell'Iss: raddoppia l'incidenza e l'indice Rt sale a 1,43

07 Gen 2022 - 22:59
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"L'area dei non vaccinati nel nostro Paese è già ampiamente minoritaria, stiamo parlando di qualcosa che è poco oltre il 10% degli italiani sopra i 12 anni. Eppure questo 10% produce l'occupazione di 2/3 di posti letto in terapia intensiva e della metà dei posti letto in aera medica". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, ribadendo che "ridurre l'area dei non vaccinati è davvero fondamentale".

"Lavoro a distanza può aiutare molto a spezzare la catena dei contagi" In questa direzione, ha spiegato Speranza intervistato dal Tg1, va l'obbligo vaccinale, che "è stata una scelta forte e giusta". Poi l'invito alle aziende affinché sia incentivato lo smart working. "Nelle ultime ore è stata approvata una circolare importante dal ministro Brunetta e dal ministro Orlando sul lavoro agile, il lavoro a distanza. Sarà fondamentale che questa circolare venga adottata velocemente dal più alto numero di aziende private ed enti pubblici. Perché il lavoro a distanza può aiutarci molto a spezzare la catena del contagio".

Indice Rt sale a 1,43, raddoppia l'incidenza Intanto la corsa del virus in Italia non si raffredda e fa registrare, questa settimana, un "drastico peggioramento" con un nuovo balzo dell'indice di trasmissibilità Rt, che sale a 1,43 da 1,18, mentre l'incidenza raggiunge un valore più che doppio rispetto a 7 giorni fa passando da 783 a 1669 casi per 100mila abitanti. Il quadro fotografato dal monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss) si complica e aumenta il carico sugli ospedali, mentre le Regioni in fascia gialla salgono a 15 con 4 nuovi 'ingressi': sono Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Valle d'Aosta che, con l'ordinanza firmata oggi dal ministro della Salute, passano al giallo da lunedì. 

Le fasce d'età più colpite Il quadro che emerge dal monitoraggio segnala che il tasso di occupazione in intensiva è salito al 15,4%, mentre quello in area medica ha raggiunto il 21,6%. In questo contesto, ha avvertito il presidente Iss Silvio Brusaferro, "la probabilità superiore al 50% che in 4 settimane si raggiunga una saturazione pari al 30-40% delle aree mediche, se il trend si mantiene come quello attuale, è presente in molte Regioni". La crescita dei casi, ha evidenziato, è "soprattutto nella fascia d'età 20-29 anni, ma cominciano ad essere coinvolte anche le fasce d'età più avanzate e questo è un elemento su cui occorre particolare precauzione".

Brusaferro: "Drastico peggioramento della situazione" Tutto questo, avverte, indica dunque che siamo di fronte a un "drastico peggioramento dell'epidemia" con una "rapida impennata nel numero dei nuovi casi e una fortissima circolazione del virus in tutte le Regioni tranne che nella P.A. di Bolzano dove ci sono segnali di decrescita". Cruciale è pertanto una "più elevata copertura vaccinale in tutte le fasce d'età, così come rallentare e invertire il trend dei casi con misure di mitigazione, l'uso delle mascherine e la riduzione degli assembramenti". Questi dati, ha evidenziato anche il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, "mostrano che Omicron, sebbene in parte meno virulenta, è una variante estremamente contagiosa ed è bene rallentarne la corsa, mantenendo comportamenti prudenti e soprattutto effettuando il richiamo vaccinale per prevenire le forme più gravi di malattia". 

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