In coordinamento con l'Ue

Covid, Speranza: sulla quarta dose decidiamo la prossima settimana

Il ministro della Salute: "Cambia la gestione della pandemia provando a portarla da un regime straordinario a uno ordinario, ma con i piedi per terra perché non c'è un pulsante off che la spegne"

01 Apr 2022 - 14:33

Sulla quarta dose del vaccino anti-Covid per gli anziani "ho proposto" ai Paesi europei "di coordinarci, non ha senso andare in ordine sparso. Mi hanno seguito: si deciderà, dopo aver ascoltato gli esperti e le agenzie regolatorie, la settimana prossima". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Oggi si apre una nuova fase con la fine dello stato di emergenza, "il Paese affronta l'epidemia ancora in corso con strumenti ordinari. Ma non significa che la pandemia è finita", ha aggiunto Speranza. "L'obiettivo del governo è arrivare all'1 maggio e non prevedere più la mascherina, anche nei locali al chiuso: ci sono le condizioni per raggiungerlo", dice invece il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

"Cambia la gestione della pandemia provando a portarla da un regime straordinario a uno ordinario, ma con i piedi per terra perché non c'è un pulsante off che la spegne, la pandemia è ancora in corso", ha ribadito il ministro.

Mascherine al chiuso, si valuterà a fine mese - Le mascherine al chiuso "le riteniamo ancora molto importanti e preziose in una fase come questa di alta incidenza: la circolazione del virus è ancora molto significativa e la mascherina è uno schermo decisivo. Al chiuso è obbligatoria fino al 30 aprile: come sempre valuteremo l'andamento epidemiologico e decideremo come comportarci", ha aggiunto Speranza. Più ottimista il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che dice: "L'obiettivo del governo è arrivare all'1 maggio e non prevedere più la mascherina, anche nei locali al chiuso: ci sono le condizioni per raggiungerlo".

"La situazione degli ospedali ora è sotto controllo, ma l'incidenza è alta e le mascherine sono particolarmente utili. E infatti questo mese restano obbligatorie al chiuso". Secondo il ministro introdurre il Green pass è stata una decisione che "ha fatto la differenza, ci ha fatto raggiungere una delle migliori percentuali di vaccinazione in Europa e nel mondo. Ci sono Paesi come Austria, Germania e Olanda dove anche in questi mesi sono stati costretti a fare chiusure dure - ha concluso - noi no, grazie alle alte coperture, figlie di un uso robusto del Green pass e dell'introduzione dell'obbligo". 

Ti potrebbe interessare anche: 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri