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Sicilia in giallo da lunedì. Niente sci sulle piste del Trentino Alto Adige, mentre gli impianti riaprono nei comprensori in zona gialla, dalla Lombardia al Piemonte, alla Valle d'Aosta
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Dopo la frenata della diminuzione dei casi da Covid e la crescita dell'allarme varianti, viene prorogato il blocco degli spostamenti tra le Regioni, comprese quelle gialle, almeno fino al 25 febbraio. Passano in zona arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia di Trento, che si uniscono quindi a Umbria e Bolzano, mentre la Sicilia da arancione diventa gialla da lunedì. Si torna a sciare dalla prossima settimana nelle Regioni gialle, ma non in Trentino Alto Adige. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha infatti firmato le ordinanze che ridisegnano la mappa Covid del Paese.
Regioni chiuse e passaggi in arancione - L'ultimo Consiglio dei ministri mette dunque in campo misure più restrittive, mentre i numeri della pandemia mostrano segnali preoccupanti secondo quanto emerso dal monitoraggio settimanale della Cabina di Regia sull'emergenza Covid. I confini regionali restano chiusi agli spostamenti e passano da giallo ad arancione Abruzzo, Liguria, Toscana e la Provincia di Trento. Umbria e Provincia di Bolzano dispongono al loro interno, in alcuni territori, restrizioni ancora più pesanti, mentre migliora la Sicilia, che ritorna in zona gialla da lunedì.
Sci, impianti aperti solo nelle aree gialle - I gestori degli impianti da sci fanno sapere che dalla prossima settimana molti comprensori sciistici "cercheranno di aprire qualcosa, di lavorare almeno un pochino e di tornare a vivere", dice Valeria Ghezzi, presidente dell'Anef, l'Associazione nazionale che riunisce i gestori funiviari. Lombardia e il Piemonte riaprono da lunedì 15, la Valle d'Aosta dal 18 e probabilmente il veneto dopo i Mondiali, per non intasare Cortina.
Niente sci in Trentino - Niente da fare in Trentino Alto Adige, in zona arancione. Non si tornerà a sciare in Trentino, che aveva previsto di riaprire il 17 febbraio con un'ordinanza già approvata dal presidente Fugatti (il quale aveva però precisato che la zona gialla era una condizione necessaria per ripartire). Non sono valsi a nulla quindi i preparativi nelle località di montagna, che si erano attrezzate per il contingentamento degli accessi giornalieri limitando la portata oraria degli impianti di risalita, ma anche per l'acquisto degli skipass online e per le app anti-coda per evitare assembramenti.