© Ansa | I locali riaprono a Roma
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L'assessore pugliese Lopalco preoccupato per i ritardi: "Entro marzo riusciremo a stento a vaccinare gli ultra 80enni". A Milano più controlli anti-movida nel weekend
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L'Aifa ha dato il via libera a due anticorpi monoclonali per il trattamento del Covid-19, con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti ad alto rischio di evoluzione della malattia. L'Ordine di Bologna annuncia sanzioni per i medici che si esprimeranno contro la vaccinazione. Intanto la Svizzera non autorizza AstraZeneca perché "servono altri studi". E Papa Francesco riceve la seconda dose in Vaticano.
Obiettivo del piano vaccinale nazionale, così come rimodulato oggi nella riunione Governo-Regioni, è somministrare 2 milioni di dosi a febbraio, 4 milioni a marzo e 8 milioni ad aprile, secondo quanto si apprende, per un totale di 14 milioni di dosi in un trimestre.
"La campagna di vaccinazione resti fuori dalla crisi e da contese politiche. È la cosa più importante per tutto il Paese". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell'incontro in videoconferenza con le Regioni.
Saranno somministrati a over 80 e persone fragili i vaccini Pfizer e Moderna, mentre quelli di AstraZeneca andranno agli under 55, a personale scolastico docente e non docente, a forze armate e polizia, personale carcerario e detenuti. Sono le linee di rimodulazione del piano vaccinale emerse nell'incontro governo-Regioni. Si tratta rispettivamente della fase 2 e 3 della campagna, che entreranno nel vivo dopo l'arrivo lunedì del primo carico di dosi AstraZeneca. Secondo quanto riferito, c'è accordo unanime Stato Regioni sulla distribuzione dei tre vaccini oggi disponibili.
Via libera dall'Agenzia italiana del farmaco a due anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti, ovvero per una casistica limitata in fase precoce in pazienti ad alto rischio di evoluzione.
L'Agenzia europea per i medicinali ha avviato l'esame dei dati sul vaccino di Novavax in "revisione continua". La decisione si basa sui risultati preliminari degli studi di laboratorio (dati non clinici) e dei primi studi clinici sugli adulti. L'azienda statunitense sta conducendo studi sulle persone per valutarne la sicurezza, l'immunogenicità e l'efficacia contro il Covid-19. L'Ema valuterà i dati di questi e altri studi clinici non appena saranno disponibili. La revisione continua proseguirà finché non saranno disponibili prove sufficienti per una domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio.
"È in corso di valutazione presso l'Ospedale di Varese dell'Asst Sette Laghi il primo caso di variante sudafricana di Sars-Cov-2, ad oggi, osservato in Italia": è quanto si legge in un comunicato dell'azienda sanitaria di Varese. La variante sudafricana è stata riscontrata in un uomo rientrato nei giorni scorsi da un paese africano all'aeroporto di Malpensa.
L'assessore lombardo alla Protezione civile, Pietro Foroni, ha chiesto al ministero della Salute di attivare la Protezione civile per impiegare i suoi volontari nella campagna vaccinale. Foroni ha inoltre chiesto a Speranza che ai volontari venga riconosciuto il diritto al mantenimento del posto di lavoro e del trattamento economico previdenziale durante il loro impiego nella campagna vaccinale.
E' iniziato da pochi minuti l'incontro tra il governo e le Regioni convocato dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia per mettere mano al nuovo piano vaccini. Alla riunione sono presenti anche il ministro della Salute Roberto Speranza e il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri.
Sono più di 10 milioni le persone che hanno ricevuto finora la prima dose di un vaccino anti Covid nel Regno Unito, primo Paese occidentale ad aver avviato la somministrazione di massa due mesi fa e ad aver autorizzato finora tre diversi prototipi: Pfizer, AstraZeneca e Moderna. I richiami sono stati invece mezzo milione, sullo sfondo della strategia scelta dal Regno - col placet degli organismi di consulenza scientifici governativi - di estendere inizialmente l'intervallo prima-seconda dose a 11-12 settimane.
Papa Francesco ha ricevuto la seconda dose del vaccino anti-Covid. Come stabilito, a tre settimane dalla prima somministrazione, che risale al 13 gennaio, il Santo Padre è tornato nell'ambulatorio allestito nell'Aula Paolo VI per completare il processo di immunizzazione dal virus. E' quanto si apprende da fonti vaticane.
L'autorità svizzera che regolamenta l'uso dei farmaci ha dichiarato che i dati sul vaccino AstraZeneca non sono sufficienti per dare il via libera al prodotto e ha chiesto "nuovi studi". "I dati attualmente disponibili non permettono una decisione su vantaggi e rischi", ha scritto Swissmedic in una nota.
L'università di Oxford e il colosso farmaceutico anglo-svedese AstraZeneca hanno avviato ricerche per la produzione di una nuova versione del loro vaccino tarata in modo più specifico sulle varianti emerse più di recente nel mondo e che dovrebbe essere pronta in autunno. Lo hanno annunciato Andrew Pollard, responsabile del progetto vaccinale nell'ateneo britannico, e Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo di AstraZeneca con delega su ricerca e sviluppo, in un briefing di presentazione di uno studio sull'efficacia, definita "sostanziale", del vaccino attuale.
L'Agenzia italiana del farmaco "dia il via libera alla sperimentazione degli anticorpi monoclonali" e "avvii, in tempi rapidi, l'iter per la somministrazione; sarebbe una boccata d'ossigeno per il sistema". Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Fnomceo, Filippo Anelli. "Avere a disposizione anche questa opzione terapeutica, che, in determinate condizioni, permette - rileva - di ridurre le ospedalizzazioni e di migliorare i risultati clinici, puo' essere una strategia per condurre a termine la campagna vaccinale in un tempo più flessibile".
Con 629 positivi riscontrati su 39.047 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, l'incidenza in Veneto è attualmente all'1,6%. "Nonostante i detrattori - commenta il presidente della Regione Luca Zaia - i nostri valori sono stati sempre inferiori a quelli nazionali, che oggi si assestano tra il 6 e il 7%. Ma anche a ottobre ci siamo attestati sul 5% e a novembre e dicembre all'8%, quando il Paese era tra il 14 e il 17%".
L'Ordine dei medici di Bologna valuterà provvedimenti disciplinari nei confronti dei colleghi che si esprimeranno pubblicamente contro la vaccinazione anti-Covid. "Non sarebbe deontologicamente corretto e né rispettoso delle vittime da Covid, in particolare in questo momento storico, che da parte anche solo di pochi medici provenissero voci contrarie alla vaccinazione, non sostenute da alcuna evidenza e basate solo su notizie non verificate, o peggio ancora, artatamente interpretate", si legge in un documento redatto dalla commissione Vaccini dell'ordine e condiviso da varie personalità della sanità bolognese.
A Milano nel prossimo weekend saranno intensificati i controlli per il rispetto delle normative anti-Covid. L'indicazione arriva dal Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza presieduto dal prefetto Renato saccone, a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell'ordine del capoluogo. I controlli riguarderanno in particolare i luoghi della movida: i Navigli, corso Como, corso Garibaldi, per verificare il rispetto dell'orario di chiusura dei locali, la presenza dei clienti in rapporto alla capienza, l'uso corretto delle mascherine. E serviranno per evitare assembramenti.
"Nel Lazio abbiamo già superato la quota delle 150mila prenotazioni, cioè un anziano su tre ha già la prima e la seconda dose prenotata, conosce il luogo e la data a soli due giorni da attivazione servizio un risultato importante. C'è stato un avvio in salita, ma il sistema ora e' entrato a pieno regime". Lo dichiara l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
L'assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, esprime preoccupazione in merito alla campagna vaccinale anti-Covid. "Se entro un mese ci danno 4 milioni di vaccini, allora vaccineremo tutti i pugliesi. Ma è una battuta perché i vaccini non arriveranno", ha detto. "Entro il primo trimestre riusciremo a stento a vaccinare gli ultra ottantenni oltre a quelli della prima fase", ha aggiunto.
In Umbria sono state somministrate il 97,4 per cento delle dosi di vaccino Covid finora consegnate. Emerge dai dati del ministero della Salute aggiornati alla mattina del 3 febbraio. In particolare sono state inoculate 25.200 dosi delle 25.875 finora disponibili. L'Umbria si mantiene quindi tra le prime Regioni italiane come utilizzo dei vaccini.