Posti su server esteri, per curare il coronavirus, offrivano anche l'antiparassitario Ivermectina, sconsigliato da Ema da marzo 2021
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Quarantadue siti, collocati su server esteri, sono stati oscurati dai Nas perché pubblicizzavano e offrivano in vendita vari farmaci, anche contro il Covid-19. Su 35 dei 42 siti veniva venduta anche l'Ivermectina, antiparassitario utilizzato in campo veterinario e per il quale l'Ema, nel marzo 2021, ha raccomandato di non utilizzare il principio attivo per la prevenzione o il trattamento del Covid al di fuori degli studi clinici.
La farmacia illegale - In vendita, inoltre, l'antibiotico azitromicina, sul quale l'Aifa ha pubblicato una scheda con elementi utili a orientare la prescrizione e a definire un rapporto fra i benefici e i rischi sul singolo paziente, e l'antinfiammatorio colchicina, utilizzato per alleviare il dolore da attacchi acuti di gotta, per il quale sempre l'Aifa, nell'aprile 2020, ha autorizzato uno studio per la sola sperimentazione clinica nel trattamento del Covid, con l'obiettivo di valutare l'efficacia e la sicurezza del principio attivo nel ridurre il tasso di ospedalizzazione di pazienti domiciliari con infezione sintomatica.
Tra i prodotti presentati sui siti oscurati, oltre a farmaci contenenti sostanze a effetto dopante, anche prodotti asseritamente a base di indometacina, antinfiammatorio non steroideo impiegato nel trattamento delle malattie articolari degenerative, e ranitidina, utilizzata per la cura dell'ulcera gastrica o del reflusso gastroesofageo.
Chiusi anche quattro siti che presentavano, in violazione delle vigenti disposizioni, presunti integratori alimentari vantanti proprietà terapeutiche per la cura della disfunzione erettile, con claim promozionali che evidenziavano la presunta origine "naturale", e pertanto "sicura" per l'assuntore, dei relativi composti.
Ancora una volta, affermano i Nas, "vanno invitati i cittadini a diffidare delle offerte in rete di medicinali e prodotti non autorizzati o di dubbia provenienza, ricordando non solo che la vendita online di farmaci soggetti a obbligo di prescrizione è assolutamente vietata e che, per quanto concerne l'offerta in vendita dei medicinali senza obbligo di prescrizione, è necessario verificare sempre la presenza del previsto logo identificativo nazionale cliccando il quale si viene rimandati alla pagina web del sito internet del ministero della Salute contenente i dati relativi all'autorizzazione, ma anche che gli integratori alimentari non possono, tra l'altro, essere pubblicizzati o presentati come vantanti proprietà terapeutiche o capacità di prevenzione o cura delle malattie umane".