Dopo anni di intemperanze nei confronti del padre e della madre, la coppia lo ha denunciato
© Carabinieri
Divieto di avvicinamento ai genitori. E' quanto ha deciso il Tribunale di Cremona per un uomo che per anni ha maltrattato padre e madre. La misura cautelare, che prevede anche l'applicazione del braccialetto elettronico, è stata emessa al termine delle indagini dei carabinieri in seguito alla denuncia della coppia ormai esasperata dalle intemperanze del figlio. Infatti, i coniugi, nel corso degli ultimi due anni, avevano richiesto più volte l'intervento dei carabinieri perché il figlio convivente, spesso alterato da sostanze stupefacenti, era aggressivo e prepotente.
Questo aveva comportato un deciso peggioramento della situazione familiare a causa della sua irascibilità, dando vita ad animate discussioni ogni volta che i genitori gli domandavano dove fosse stato e con chi durante i giorni di assenza da casa, tenuto conto che rientrava spesso in stato di alterazione. In alcune occasioni i genitori lo avevano allontanato da casa, in altre non erano riusciti a farlo e avevano chiesto l'intervento di una pattuglia. In una circostanza, per rientrare in casa, aveva sfondato a spallate la porta di ingresso dell'abitazione.
La situazione all'interno delle mura domestiche era peggiorata e diverse volte li aveva minacciati anche di morte, arrivando, in una occasione, ad aggredirli fisicamente. A fine giugno la coppia, ormai senza speranze di poter recuperare la serenità nel rapporto con il figlio, lo ha denunciato.
Dopo le indagini effettuate dai carabinieri, il Tribunale di Cremona ha emesso il provvedimento a tutela dell'incolumità fisica dei coniugi, imponendo all'uomo di lasciare immediatamente la casa familiare e di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dai genitori, anche applicandogli il braccialetto elettronico al fine di controllare i suoi movimenti.