parole di condanna

Crisi Ucraina, Papa Francesco: abuso perverso potere minaccia umanità

Il Pontefice lancia un appello affinché i muri diventino porte d'accesso per i rifugiati, ma anche affinché venga rifondata una nuova comunità mondiale partendo dall'Europa

18 Mar 2022 - 10:42
 © Ansa

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"Il grido straziante d'aiuto dei nostri fratelli ucraini ci spinge" a "piangere con loro e a darci da fare per loro; a condividere l'angoscia di un popolo ferito nella sua identità, nella sua storia e tradizione". Lo dice il Papa nel messaggio alle Giornate Sociali Cattoliche Europee. "Il sangue e le lacrime dei bambini, le sofferenze di donne e uomini che stanno difendendo la propria terra o scappando dalle bombe scuotono la nostra coscienza". "Ancora una volta l'umanità è minacciata da un abuso perverso del potere e degli interessi di parte, che condanna la gente indifesa a subire ogni forma di brutale violenza", afferma il Pontefice.

Il Papa: "Rifondare un'architettura di pace a livello globale" Francesco lancia un appello affinché i muri diventino porte per i rifugiati, ma anche affinché venga rifondata una nuova comunità mondiale partendo dall'Europa. La guerra in Ucraina "possa suscitare in questo senso una reazione di segno opposto, un impegno a rifondare un'architettura di pace a livello globale, dove la casa europea, nata per garantire la pace dopo le guerre mondiali, abbia un ruolo primario", osserva. "Oggi più che mai urge rivedere lo stile e l'efficacia dell'ars politica. Davanti ai tanti mutamenti a cui stiamo assistendo a livello internazionale, è doveroso 'rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l'amicizia sociale'", scrive il Papa citando l'enciclica Fratelli tutti. "La guerra, che 'lascia il mondo peggiore' ed è 'un fallimento della politica e dell'umanità', una resa vergognosa alle forze del male', possa suscitare in questo senso una reazione di segno opposto, un impegno a rifondare un'architettura di pace a livello globale, dove la casa europea, nata per garantire la pace dopo le guerre mondiali, abbia un ruolo primario".

"Soccorrere la popolazione, dando accoglienza" "La tragedia della guerra che si sta consumando nel cuore dell'Europa ci lascia attoniti; mai avremmo pensato di rivedere simili scene che ricordano i grandi conflitti bellici del secolo scorso". Il Pontefice invita i vescovi a proseguire "la sollecita e corale risposta nel soccorrere quella popolazione, garantendole aiuti materiali, accoglienza e ospitalità".

"Penso ai soldati russi, poveretti" "Siamo abituati a sentire notizie delle guerre lontane: Siria, Yemen. Abituati. Adesso la guerra si è avvicinata, è a casa nostra praticamente, e questo ci fa pensare sulla natura selvaggia della natura umana, fino a dove siamo capaci...assassini dei nostri fratelli", ribadisce il Pontefice. "Pensiamo ai soldati che sono inviati al fronte giovanissimi, soldati russi, poveretti. Pensiamo a tanti soldati giovani ucraini. Pensiamo ai giovani, alle bambine e ai bambini. Questo succede vicino a noi e il Vangelo ci chiede di non guardare da un'altra parte che è l'atteggiamento più pagano dei cristiani".

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