A "Zona Bianca" il rapper commenta la rissa che ha coinvolto il personal trainer dei vip: "Se non ci fosse il mio nome di mezzo non uscirebbero fascicoli"
Un giornalista di "Zona Bianca" chiede spiegazioni a Fedez sul caso Iovino, il personal trainer (entrato in scena anche nel divorzio tra Francesco Totti e Ilary Blasi) che nella notte tra il 20 e il 21 aprile è stato picchiato prima in discoteca poi sotto casa sua e su cui la procura di Milano ha aperto un fascicolo. Secondo quanto ricostruito la sera del 20 aprile Cristiano Iovino si trovava nel locale milanese The Club quando qualcuno avrebbe fatto un apprezzamento poco gradito nei confronti di una ragazza in compagnia del rapper. Tutto sarebbe avvenuto nel privé del locale, compresa la rissa con Fedez il quale era accompagnato da alcuni ultrà del Milan e dell'amico Jack Vanore, ex tronista di Uomini e donne.
"Provo un secondo a fare io il giornalista" dice Fedez prendendo in mano il microfono. "Ricostruiamo i fatti: si parla di nove persone appartenenti alla curva del Milan che avrebbero massacrato una persona. Arrivata un ambulanza sul posto questa persona non viene portata in ospedale perché non ha bisogno di cure e non c'è quindi alcun referto medico. In più mi dicono che non solo non ha denunciato ma anche che dopo tre giorni, perché io mi informo, era a Ibiza a ballare" chiarisce il rapper mentre il giornalista chiede maggiori spiegazioni sulla telecamera del locale che sembrerebbe testimoniare la sua presenza.
"Da quello che leggo io sembrerebbe che da questa telecamera non si percepisca chi c'è perché bagnata dalla pioggia. Quindi, di cosa stiamo parlando? Io non c'ero e non c'è reato perché non ci sono gli estremi. La verità è che se non ci fosse il mio nome di mezzo non uscirebbero fascicoli né sarebbe una notizia" conclude.