Marco Gastaldi della polizia stradale ha raccontato i minuti subito dopo la tragedia e di come si è trovato per caso a gestire l'emergenza
Marco Gastaldi è diventato celebre suo malgrado come il "poliziotto-eroe" perché subito dopo il crollo del ponte di Genova ha fermato le persone che volevano a tutti i costi recuperare le loro auto sotto al viadotto. "Non avevano capito la gravità della situazione", spiega a Tgcom24. E racconta quei minuti terribili subito dopo la tragedia e di come si è trovato per caso a gestire l'emergenza.
“Quel giorno andavamo per un rilievo di routine. Ci siamo trovati dentro la galleria che precede il viadotto e abbiamo visto rallentare i mezzi. Abbiamo pensato che più avanti ci fosse stato un incidente, allora a sirene accese stavamo cercando di raggiungere l'inizio della coda. A quel punto abbiamo visto le persone a piedi venirci incontro, con la disperazione nei volti, ci dicevano che era crollato il ponte. A noi sembrava impossibile".
Con grande prontezza e sangue freddo Gastaldi ha subito cercato di portare via le persone da lì. "Le condizioni atmosferiche non erano d'aiuto. C'era una pioggia fortissima, lampi, tuoni. Le persone non avevano capito la gravità della situazione, volevano tornare alle loro auto".