L'aggressore è accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi: colpì il 21enne, in vacanza nella città calabrese con la famiglia, ma voleva aggredire un'altra persona
Il gup di Crotone ha condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione Nicolò Passalacqua, il 23enne accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi per l'aggressione a Davide Ferrerio avvenuta l'11 agosto 2022 nella città calabrese. Il 21enne bolognese da quella data è in coma irreversibile e si trova ricoverato in una struttura di Bologna. Il pm Pasquale Festa aveva chiesto la condanna a 20 anni mentre la difesa aveva sollecitato la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime. "Lo Stato ha risposto, non ci ha lasciato da soli", ha commentato la madre di Davide, Giusy Orlando.
Davide Ferrerio venne aggredito a Crotone per uno scambio di persona. Il giovane bolognese era uscito la sera dell'11 agosto 2022, quando venne colpito a calci e pugni da Passalacqua. All'epoca dei fatti il 23enne, ora accusato di tentato omicidio aggravato, era fidanzato con una ragazza di 17 anni che aveva ricevuto avances da uno sconosciuto di 31 anni su Facebook. Insieme alla madre di lei, i tre avevano quindi organizzato un incontro per punire l'uomo, ma a quell'appuntamento il 31enne, per sfuggire alla furia dei suoi aggressori, indicò Ferrerio come la persona delle chat.
"Un po' di giustizia è stata fatta", ha commentato la madre di Davide. "Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c'è niente. C'è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante e al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare".
Il gup di Crotone, oltre a condannare Nicolò Passalacqua, ha anche disposto un risarcimento di un milione e 305mila euro a favore di Davide e una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori e il fratello di Davide. Il giudice ha poi rigettato la richiesta di risarcimento per danni d'immagine avanzata da Comune e Provincia di Crotone e dal Comune di Bologna.