Jeanette Chiapello è una fotografa 25enne. Da piccola era stata adottata da una famiglia italiana. Per anni ha creduto che tutti i membri della sua famiglia naturale fossero morti in Africa
Jeanette Chiapello è stata trovata ventitrè anni fa sotto un mucchio di cadaveri. Aveva due anni quando è riuscita a sopravvivere al massacro che gli Hutu stavano attuando nel confronti dei Tutsi in Ruanda. Fu soccorsa e portata in Italia dove fu poi adottata da una famiglia di Dronero (Cuneo). Per anni Jeanette ha creduto che la sua famiglia naturale fosse morta durante il genocidio. Invece il padre e tre dei suoi fratelli sono vivi e la ragazza è volata in Africa per riabbracciarli, come raccontano alcuni quotidiani italiani.
Jeanette Chiapello è cresciuta nel cunese dove ha studiato Graphic Design diventando fotografa e videomaker. Ha sempre creduto che tutti i membri della sua famiglia africana non ci fossero più, che fossero tra le migliaia di vittime del genocidio in Ruanda, come sua madre, sua sorella gemella e uno dei suoi fratelli. Con loro la piccola, che all'epoca si chiamava Beata, si era rifugiata in una chiesa cattolica. Ma gli Hutu devastarono la chiesa facendo più di mille vittime. Beata, ribatezzata Jeanette da un prete missionario, era stata trovata viva sotto quei cadaveri. Portata in Italia, fu adottata da Anna e Giovanni Chiapello a cui era stato detto che tutta la famiglia naturale della bimba fosse morta.
Nel 2011 la ormai 19enne Jeanette viene contatta da un certo Vincent che sosteneva di essere suo fratello e di averla riconosciuta da una foto. All'inizio la ragazza è restia a crederci, ma decide lo stesso di partecipare al programma Radici di Rai3 che tratta appunto storie di persone che vogliono ricostruire il loro passato. La ragazza si sottopone al test del Dna e scopre non solo che Vincent è davvero suo fratello, ma anche che suo padre naturale Leonard è vivo così come l'altro fratello Celestin e la sorella Jeanne. Ora Jeanette, che ha 25 anni e due figlie, è volata in Africa per riabbracciare la sua famiglia naturale.
Rwandan Genocide survivor #JeanetteChiapello expressing her hapiness in Italian the main language she speaks pic.twitter.com/vnW7qURD2M
— Cyril Ndegeya (@CyrilNdegeya) October 3, 2017