le reazioni

Dal mondo della politica a quello degli spettacoli: il cordoglio via social per la morte di Gino Strada

Dal presidente Mattarella al ministro Speranza, dal premier Draghi a Salvini, da Fedez a Gassmann, numerosi i messaggi in memoria del fondatore di Emergency

13 Ago 2021 - 19:51
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"Sua lezione è difendere l'uomo": queste le parole su Twitter con le quali il ministro Roberto Speranza saluta Gino Strada alla notizia della morte. E numerosi sono i messaggi di cordoglio che inondano i social, firmati dai rappresentanti della politica e dai grandi nomi del mondo dello spettacolo che con il fondatore di Emergency hanno condiviso tante campagne umanitarie. Giungono anche le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi a nome del governo: "Sempre dalla parte degli ultimi".

Mattarella: ha portato la vita dove la guerra voleva la morte - Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio per la morte di Gino Strada. "Ha portato le ragioni della vita dove la guerra voleva imporre violenza e morte. Ha invocato le ragioni dell'umanità dove lo scontro cancellava ogni rispetto per le persone". Lo si legge in una note del presidente della Repubblica in cui si ricordano anche "la solidarietà e l'altruismo" espressi in maniera "ruvida ma generosa" da parte del fondatore di Emergency.

Draghi: sempre dalla parte degli ultimi - Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha appreso con tristezza della morte di Gino Strada. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Strada ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L'associazione Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo". 

Casellati: ha portato speranza in ogni angolo del mondo - La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha espresso sul suo profilo Twitter "cordoglio per la scomparsa di Gino Strada, un uomo che ha dedicato la vita agli altri e ha contribuito a portare speranza tra gli ultimi, spingendosi in ogni angolo del mondo". 

Salvini: perdiamo uomo di valore, ora cordoglio e preghiera - "Con la morte di Gino Strada l'Italia perde un uomo di valore. La diversità delle idee politiche lascia spazio al cordoglio ed alla preghiera". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini

Di Maio: aveva qualità esemplari, per sempre un modello - "Gino Strada, persona stimata in tutto il mondo, aveva qualità esemplari", ricorda il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, dopo la scomparsa del fondatore di Emergency. "Appassionato, generoso, competente, con Emergency ha messo tutto se stesso in un progetto che ha salvato vite e veicolato tanta solidarietà - ha rimarcato il titolare della Farnesina - anche accettando una delle sue ultime sfide, in Calabria, ha dimostrato il suo valore e il ruolo prezioso che persone come lui hanno per il Paese. Riposa in pace Gino, quello che hai costruito resterà per sempre un modello. Un abbraccio alla famiglia".

Cartabia addolorata: ascoltava gli ultimi - La ministra della Giustizia Marta Cartabia apprende con dolore della scomparsa di Gino Strada, fondatore di Emergency. "Un uomo, che non ha mai smesso di ascoltare il bisogno di giustizia degli ultimi, di andare in soccorso dei più fragili e di prendersi cura di chiunque nel mondo richiedesse un'assistenza medica. La sua opera, che prosegue attraverso l'associazione Emergency, esprime il fondamentale valore della solidarietà attraverso una grande capacità di condivisione nella concretezza delle più diverse condizioni umane".

Fico: mancherà coraggio di un costruttore di pace - "Quanto ci mancherà Gino Strada, l'impegno e il coraggio di un vero costruttore di pace. La sua umanità e una missione: essere al fianco degli ultimi in tutto il mondo. Grazie per tutto quello che hai fatto. Un abbraccio ai suoi cari e a tutta Emergency". Così su Twitter il presidente della Camera Roberto Fico.

Conte: perdita inestimabile, vita dedicata agli altri - "Una vita dedicata agli altri e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino". Lo scrive su Twitter Giuseppe Conte.

Sassoli: addio maestro di umanità - "Addio Gino Strada, maestro di umanità". Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, pubblicando una foto del fondatore di Emergency impegnato nel prestare le cure a un bambino. L'immagine è accompagnata da una citazione dello stesso Strada: "Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi".

Sileri: ha dedicato la sua vita alla cura degli altri - "Condoglianze e vicinanza ai familiari di Gino Strada, uomo e medico eccezionale che ha dedicato la sua vita alla cura degli altri". Così su Twitter il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri

Letta: da oggi l'Italia è più povera - "Da oggi l'Italia è più povera". Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta commentando la scomparsa di Gino Strada.

Renzi: era un uomo vero, per lui nessuna guerra giusta - "Non era un uomo facile. Ma era un uomo vero. Che la terra gli sia lieve". Lo scrive sui social il leader di Italia viva Matteo Renzi ricordando Gino Strada. "Ho conosciuto Gino Strada leggendo con gli scout un suo libro, 'Pappagalli Verdi'. Quando ci ho parlato la prima volta ero appena stato eletto sindaco. Gli chiesi se volesse scendere a mangiare qualcosa in piazza. Mi disse: restiamo qui. E allora ci siamo seduti nella sala di Clemente VII con due panini alla porchetta e un bicchiere di vino a testa - continua Renzi nel suo ricordo. - Due ore testa a testa a discutere su posizioni diverse partendo dal fatto che per lui non esistesse nessuna guerra giusta. Nessuna guerra possibile. E giù a discutere di talebani, ex Jugoslavia, Africa. Era implacabile nel suo argomentare, era bello condividere il cibo in semplicità, era uno di quei momenti che restano". "Potevi non essere d'accordo con lui - continua Renzi -, a me è accaduto molto spesso. Ma quando ti raccontava il suo impegno perché la salute fosse davvero un bene di tutti e per tutti rimanevi senza parole. Non era un uomo facile. Ma era un uomo vero. Che la terra gli sia lieve. Un pensiero speciale a chi lo ha amato, a chi ci ha discusso e litigato con affetto e autenticità e a tutta la comunità di Emergency", conclude.

Sala: se n'è andato un caro amico, gli volevo bene - "Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano. Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai". Così il sindaco di Milano Beppe Sala sui suoi profili social.

Bartolo: addolorato per la morte di un grande uomo - "Sono veramente addolorato per la morte di un grande uomo, che ha speso davvero la sua vita per gli altri. Ciao, Gino". Così l'eurodeputato Pietro Bartolo, noto per il suo lavoro come medico impegnato in prima linea con i migranti a Lampedusa.

Martello: era un "grande pescatore", voleva salvare vite -  "Con la perdita di Gino Strada se ne va un grande uomo, che si è battuto contro le ingiustizie, anche andando contro poteri forti. E' stato un personaggio particolare. E l'Italia ha bisogno di tantissime persone come lui". Lo dice a LaPresse il sindaco di Lampedusa Totò Martello, che ricorda Strada come "un grande pescatore". Con lui "se ne va via un grande pescatore" - dice Martello -, perché "salvare la gente" era la questione da mettere al centro per Strada.

Prodi: Italia perde grande medico e uomo - "Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Gino Strada che ho conosciuto e stimato per la generositàdelle sue idee e la forza delle sue azioni". E' il messaggio di cordoglio di Romano Prodi. Gino Strada, aggiunge l'ex presidente del Consiglio, "ha dedicato tutta la sua vita alla cura degli altri portando con Emergency la sua opera umanitaria nelle zone di guerra e dei conflitti perenni, aiutando e sostenendo con grande professionalità le persone più fragili e più povere. Ha sempre saputo affermare la sua contrarietà alla guerra attraverso la sua profonda umanità, unita ad una straordinaria competenza. Oggi il nostro Paese perde una grande medico e un grande uomo. Sono vicino alla figlia, ai suoi collaboratori e a tutti coloro che gli hanno voluto bene".

Lorenzin (Pd): mio ricordo personale va a stagione ebola - "Grande rammarico per la scomparsa di Gino Strada, un uomo che, con la sua opera, ha cambiato la vita di molte persone. Con Emergency ha costruito ponti di pace e solidarietà nei luoghi più difficili del pianeta portando, con i suoi straordinari medici e infermieri, cure e speranza nei luoghi flagellati da guerre e carestie. Il mio ricordo personale va alla difficile stagione di ebola, dove il sacrificio di tanti ha permesso di costruire un argine al dilagare di uno dei più terribili virus conosciuto. Un particolare pensiero alla famiglia e alla figlia Cecilia". Lo dichiara in una nota Beatrice Lorenzin, deputata Pd.

Anpi: sempre in prima fila al corteo del 25 Aprile - "Lo ricordo sempre in prima fila, dietro lo striscione di Emergency, nelle manifestazioni nazionali a Milano, nella ricorrenza del 25 Aprile. Gino non mancava mai a questi appuntamenti, ai quali partecipava con tutta la sua passione e il suo impegno". Così Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale di Milano, ricorda Gino Strada. "L'ho sentito l'ultima volta in occasione della manifestazione del 25 aprile 2019. Gino - continua Cenati - mi aveva confermato, come sempre, la sua presenza ad un appuntamento per lui e per tutti noi fondamentale. Ai familiari, ad Emergency esprimo la commossa vicinanza dell'Anpi provinciale di Milano". 

Arci: cordoglio per scomparsa di un grande uomo - L'Arci esprime il proprio cordoglio per la morte di Gino Strada, "un grande uomo, un grande amico della nostra associazione". "In molti di noi è vivido il ricordo della presenza di Gino nel momento in cui il nostro compianto presidente Tom Benetollo - ricorda Arci in una nota - fu preso da un malore che nel giro di poche ore lo portò alla morte. In quell'occasione fu tra i primi a prestargli soccorso, e, ancora oggi, viveva col rimpianto di non essere riuscito a fare di più per salvarlo". "Con lui scompare davvero - prosegue Arci - un pezzo insostituibile della parte buona dell'Italia. Un uomo giusto. Un uomo di pace che ha davvero dato lustro a questo Paese. Una giornata triste per tutti noi che siamo impegnati a fianco degli ultimi, dei diseredati, come lo è stato lui nel corso della sua vita. Se ne va un faro della solidarietà e dei diritti. Ad Emergency, alla famiglia di Gino e, in particolare alla figlia Cecilia, vogliamo inviare - conclude la nota dell'Arci - il nostro più caloroso abbraccio e il nostro messaggio di vicinanza in questo triste momento".

Don Luigi Ciotti: lottatore, consapevole che bene è figlio di giustizia - "Gino Strada, un caro amico, un lottatore, un uomo che ha vissuto non solo per sé ma per gli altri. Consapevole che il 'bene' non è mai passivo o neutrale, che ogni vero bene è figlio del costruire giustizia". Così Luigi Ciotti, a nome del Gruppo Abele, commenta la scomparsa di Gino Strada. L'organizzazione descrive la "notizia come un fulmine devastante in un momento tragico della storia del mondo e, in particolare, di quell'Afghanistan per cui Gino ha speso molte delle sue energie. Un grandissimo abbraccio a Cecilia e tutti gli amici di Emergency".

Vauro: non trovo parole per dire il dolore - "Gino Strada se n'è andato. Capitava. Ci capitava, in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all'orrore e alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino". E' quanto scrive Vauro Senesi sui social ricordando l'amico scomparso. 

Vasco Rossi: ha reso possibile un mondo migliore - "Una vita interamente dedita a combattere in nome di un'utopia: un mondo senza guerra, dove la Medicina è al servizio degli ultimi. Ha onorato la vita e il diritto alla dignità personale. Ha creduto in un mondo migliore, e l'ha reso possibile. Viva Gino Strada". Così, sulla sua pagina Facebook, Vasco Rossi ha ricordato il medico e fondatore di Emergency.

Fabio Fazio: nel suo cuore tutto bene del mondo - "Nel suo cuore c'era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo": così Fabio Fazio esprime su Twitter il suo cordoglio per la morte di Gino Strada. Alla sua voce si unisce quella di Lapo Elkann: "Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa di Gino Strada. Pace a questo uomo di Pace. Grazie". "Era il volto dell'altruismo, mancherà la sua coscienza critica", scrive Vittorio Sgarbi. "Un grande amico, un grande uomo, non giudicatelo con le lenti della politica ma dell'umanità". "Ha tenuto alto il nome dell'umanità", riflette Pietro Grasso commentando "la terribile notizia mentre in Afghanistan avanzano i talebani".

Paola Turci: perdita immensa, ti abbraccio amico mio -  "Una perdita immensa, per tutti. Ti abbraccio amico mio. E se è vero che lassù ci si rivede tutti, allora ci rivedremo, prima o poi. Un bacio alla tua Teresa". Così la cantante Paola Turci su Twitter.

Alessandro Gassmann: grandissimo esempio che rimarrà - "Morto Gino Strada. Perdiamo un grande uomo, coraggioso, generoso, un grandissimo esempio per tutti, che rimarrà, come tutti coloro che salvano e salveranno vite con Emergency". Così su Twitter l'attore Alessandro Gassmann

Fedez: sarebbe stato onore stringerti la mano - "Avremmo dovuto incontrarci a settembre. Sarebbe stato un onore immenso stringerti la mano. Che dispiacere. Ciao Gino. Oggi l'Italia perde un grande uomo". Così sui social Fedez, commentando la morte di Gino Strada.

Il dolore di Silvestri, Mannoia, Ligabue -  "Gino mio, - scrive Daniele Silvestri, postando l'immagine di un abbraccio sul palco tra lui e Strada - Gino nostro. Gino di tutti. Gino degli indifesi, dei feriti, Gino in guerra contro ogni guerra, sempre. Lasci un mondo che ti ha fatto incazzare quasi ogni giorno, eppure 'sto mondo di merda è un po' meno di merda grazie a te e a chi negli anni da te ha imparato e ti ha seguito. In questi anni tante volte mi sono ritrovato a parlare di noi italiani e di come per sentirsi orgogliosi di esserlo - italiani - negli ultimi decenni fosse inevitabile rifarsi all'esempio di singoli cittadini, quelli che non aspettano e agiscono, quelli che tengono il timone dritto perché sanno cosa è giusto e mettono tutti loro stessi in quello che credono. E ogni volta il primo nome che facevo era il tuo. Mi hai onorato della tua amicizia, semplice e diretta come sei sempre stato tu. Il tuo lavoro e le tue scelte non ti permettevano di perderti nelle cazzate, nelle ipocrisie, nei formalismi... e quando abbracciavi qualcuno, era un abbraccio vero e basta. Vorrei poterti abbracciare di nuovo. Non ti lascerei più. Mi manchi già immensamente. Grazie di esserci stato 'così tanto'". "L'umanità piange e ti ringrazia", aggiunge Fiorella Mannoia su Twitter. "Ciao Gino. - è il saluto di Luciano Ligabue - Tu sì che hai amato gli ultimi facendo tutto ciò che hai potuto per loro. Averti conosciuto è stata una rivelazione e una enorme lezione. Ora riposati. Mancherai al mondo".

Piero Pelù: "E' solo grazie a te se..." - "Gino, amico mio, è solo grazie a te e Teresa se ho capito qualcosa del grande lavoro umanitario e sanitario che fanno le ONG serie nel mondo. È solo grazie a te e Emergency se ho capito qualcosa di quel grande disastro geo-politico-umanitario che è e che  sarà l’Afghanistan. Solo grazie a te ho capito i disastri che produce l’industria bellica italiana nei conflitti mondiali. Grazie alla tua generosità conservo gelosamente un saz, antico strumento musicale a corde da voi sottratto alla furia distruttiva dei talebani. Grazie a te ripartivo da ogni cena in casa vostra “a pelle d’asino” come ti piaceva annunciarmi ad ogni invito. Gino-Ginello grazie a te questo mondo spietato avrà sempre una luce accesa sulla comprensione delle Cose". Questo il lungo post che il cantante Piero Pelù ha dedicato a Strada.

Costanzo: quante campagne insieme in tv - "Gino Strada arrivò in televisione nel 1993-94, al Costanzo Show, per lanciare una campagna contro le mine anti-uomo: era addolorato per le sorti dei bambini del Nord Africa che finivano mutilati. Quella campagna ebbe successo e fu solo la prima di tante". E' "fortemente emozionato" Maurizio Costanzo nel ricordare "un uomo che ha fatto del bene al mondo. Il Nobel per la Pace? Ne ha vinti praticamente tanti, considerando milioni di persone di cui la sua organizzazione umanitaria si è presa cura gratuitamente". Ed è emblematico che sia scomparso nei giorni drammatici dell'avanzata dei talebani alla riconquista dell'Afghanistan: "Kabul era nel suo cuore, è stata sempre un suo punto di riferimento". Sul piano privato, poi, "era molto affabile, carino, molto amico anche nel rapporto interpersonale". A Strada, "una delle persone migliori che abbia mai ospitato nel mio show", Costanzo dedicherà l'apertura della 40/a edizione, al via a novembre su Canale 5: "Nella prima puntata - annuncia - ci sarà un lungo ricordo di Gino".

Ovadia: medico unico, salvare bambini per lui era sacro - "La perdita di Gino Strada è una perdita per il mondo intero, uomini di questo valore sono rarissimi. Aveva un sentimento che lo animava di giustizia, di amore e rispetto per l'integrità della vita umana, la dignità e l'uguaglianza. Quando Ippocrate ha espresso il suo giuramento era come se avesse davanti Gino Strada". E' il ricordo di Moni Ovadia, intervistato da LaPresse. L'attore scrisse la prefazione al libro di Strada 'Pappagalli verdi - Cronache di un chirugo di guerra', del 2002. "Gino Strada era un essere umano, un medico, unico nel suo genere - dice il musicista e scrittore -. Ha dato tutto se stesso, sia come organizzatore di un progetto straordinario" come Emergency "tra i più importanti che abbiano visto la luce nel Secondo dopoguerra, sia come chirurgo". Il ricordo di Ovadia prosegue: "Una volta mi disse: io sto bene quando sono in sala operatoria. Voleva vedere tornare alla vita persone che rischiavano di perderla". "Il momento più sacro per lui era quando gli capitava di operare un bimbo neonato e gli salvava la vita. Gino diceva che in quel momento 'quando lo vedo ritornare alla vita, è per me il momento più grande'. Aveva un sentimento verso la vita come io non ho mai incontrato in altre persone". 

Inter: storia e impegno indimenticabili - "Il club piange Gino Strada, grande uomo, la sua storia e il suo impegno restano indimenticabili per chiunque. Grazie di tutto". Con questo tweet l'Inter celebra Gino Strada, grande tifoso nerazzurro.

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