Il giovane senegalese avrebbe iniziato a odiare l'Occidente dopo il suo allontanamento dalla squadra: immediato l'intervento della digos di Vicenza
E' stato utilizzato il "protocollo anti-terrorismo" a Vicenza per l'espulsione dall'Italia di Mame Fily Sall, un giovane ventunenne di origini senegalesi residente a Torrebelvicino (Vicenza). La polizia di Stato, ritenendolo "instabile e potenzialmente pericoloso", ha accompagnato il ragazzo alla frontiera aerea di Milano Malpensa dove ha preso il primo volo diretto verso il Paese d'origine.
I due anni nell'Hellas Verona Arrivato in Italia appena tredicenne dalla Francia passando per Ventimiglia, il giovane aveva ottenuto un permesso di soggiorno regolare perché ospitato dagli zii. Una volta diventato maggiorenne inizia la carriera calcistica nell'Hellas Verona dove resta dal 1 gennaio 2014 al 30 giugno 2016, prendendo uno stipendio da ventiduemila euro all'anno. Dopo esser stato estromesso dalla squadra per insufficenti capacità tecniche il ragazzo non sopporta quella bruciante umiliazione e, mentre rischia l'invalidità del permesso di soggiorno, inizia, così, a provare odio e risentimento verso l'Occidente.
Da tempo era monitorato dagli agenti Nel settembre 2017, la digos lo scopre mentre tenta di acquistare del mercurio attraverso internet da un venditore di orologi della provincia di Udine. Viene convocato in questura ma lui si giustifica spiegando l'uso del mercurio come "offerta a entità divine". Nel febbraio 2018 poi, dopo esser stato sorpreso poco prima a Schio, dai carabinieri con un coltello da cucina di oltre tredici centimetri, cerca di procurarsi una pistola ma, viene denunciato dall'italiano che vende le armi regolarmente registrate. Al momento di un controllo presso la sua abitazione a Torrebelvicino, poi, gli agenti trovano il Corano sotto il suo cuscino e Sall che ascolta la predicazione di un imam da un'emittente televisiva senegalese.
Il protocollo anti-terrorismo Le occasioni in cui il senegalese ha mostrato un forte interesse nel cercare di reperire armi da fuoco e sostante chimiche, oltre che l'adesione all'Islam e l'odio verso l'Occidente, sono validi motivi per gli agenti per ritenerlo un soggetto "instabile e potenzialmente pericoloso". Alle 17:15 di ieri viene imbarcato su un volo diretto con destinazione Senegal. Il decreto di espulsione è valido per cinque anni.