I dati bancari delle vittime venivano scambiati all'interno di forum denominati "Card Shop"
Dentro il dark web esisteva un vero e proprio "Card Shop" dove gli utenti si scambiavano codici di carte, rubati grazie all'attività di phishing. Recuperati oltre 16 milioni di euro, bloccate quasi 50mila carte rubate e scoperti 12 soggetti coinvolti nella vendita online dei codici in 9 Paesi europei e nel Regno Unito. Lo riporta la Polizia postale.
Le indagini - L'attività operativa ha preso di mira i forum del dark web preposti alla compravendita di codici di carte compromesse. La scoperta di queste pagine web è arrivata dopo un'attività durata circa 3 mesi nel monitoraggio e repressione di forum nella "parte oscura del web". In particolare, attraverso una complessa analisi di oltre 200 mila codici di carte di credito, gli specialisti della sezione Financial Cybercrime, con il team di investigazioni di Group-IB, partner tecnologico di Europol, sono riusciti a bloccare 49.761 carte rubate.
Il mercato nei "Card Shop" - Le carte erano per lo più oggetto di phishing: le vittime erano indotte con l'inganno a fornire i propri dati di accesso al servizi bancari. I bancomat sono stati bloccati ancor prima che venissero utilizzati in modo fraudolento. Nel corso dell'azione, grazie anche all'analisi delle transazioni in criptovaluta (mezzo di pagamento dai venditori), gli investigatori sono riusciti ad identificare 12 profili, di diverse nazionalità, considerati tra i maggiori venditori di codici di carte di credito. Le persone sono state segnalate alle rispettive autorità dei Paesi in cui essi operavano.