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Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà invece tutto in zona arancione. Il coprifuoco resta alle 22
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Per Natale l’Italia si tinge di rosso. Dal 24 dicembre fino al 27 e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio il Paese sarà in zona rossa. Dieci giorni in tutto. Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà invece tutto in zona arancione. E' quanto prevede il decreto Natale approvato dal Cdm. Nei festivi e prefestivi il governo ha però introdotto una deroga ai divieti: massimo due persone non conviventi potranno aggiungersi al cenone, oltre ai minori di 14 anni sui quali queste persone esercitano la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti. Il coprifuoco resta alle 22.
Un decreto di soli tre articoli - Le misure sono contenute in un decreto legge (non più un Dpcm) di tre soli articoli che il Consiglio dei ministri ha approvato dopo un lungo confronto all'interno del governo e con le Regioni.
Spostamenti fra piccoli Comuni - Il provvedimento contiene anche la deroga per i piccoli Comuni: ci si potrà spostare da quelli sotto i cinquemila abitanti, ma a una distanza massima di 30 chilometri e comunque non per andare nei capoluoghi di provincia. Con l'eccezione della Campania, se Vincenzo De Luca manterrà quanto promesso annunciando un'ordinanza per vietare comunque ogni spostamento.
Giorni arancioni e zona gialla - Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio il Paese sarà invece tutto in zona arancione: ci si potrà spostare liberamente all'interno dei comuni e i negozi saranno aperti. Per i bar e ristoranti se ne riparla invece il 7 gennaio. Prima di chiudere tutto, l'Italia sarà però tutta gialla, almeno per un giorno: sabato scadono le ultime ordinanze di Speranza che tenevano Campania, Toscana, Valle d'Aosta e provincia di Bolzano in zona arancione e, dunque, da domenica anche in quei territori varranno le regole attualmente in vigore nel resto del Paese. Da lunedì per tre giorni saranno valide le misure per le zone gialle, ad eccezione della possibilità di spostarsi tra le Regioni che sarà sospesa come previsto dal Dpcm del 3 dicembre.