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Condanna all'ergastolo per Rocco Schirripa, il panettiere di origini calabresi, in cella dal 2015, accusato di essere l'esecutore materiale del delitto del procuratore Bruno Caccia, avvenuto a Torino nel 1993. E' la richiesta formulata dal pm della Dda, Marcello Tatangelo, dinanzi alla Corte d'Assise di Milano. Secondo il magistrato l'omicidio fu una "prova di coraggio" data da Schirripa a Domenico Belfiore, esponente di spicco della 'ndrangheta.