accolta la richiesta dei pm

Delitto di Garlasco, via libera al maxi incidente probatorio sul Dna di Andrea Sempio

L'accertamento comprende anche analisi genetiche ad ampio raggio su una lunga lista di reperti e campioni ritrovati, alcuni mai analizzati

01 Apr 2025 - 13:04

La gip di Pavia Daniela Garlaschelli ha accolto la richiesta dei pm di un maxi incidente probatorio nelle nuove indagini su Andrea Sempio per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco del 2007. Accertamento che comprende, oltre alla comparazione tra il Dna del 37enne e i risultati del materiale trovato su unghie e dita della 26enne, anche analisi genetiche ad ampio raggio su una lunga lista di reperti e campioni ritrovati, alcuni mai analizzati. Tra questi un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi e oggetti come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti, sacchetti e i "para-adesivi" di tutte le impronte. 

L'udienza sul maxi incidente probatorio il 9 aprile

 L'udienza per il conferimento dell'incarico e i quesiti per il maxi incidente probatorio, con analisi genetiche a tutto campo, è stata fissata per il 9 aprile. Il giudice darà anche un termine, ossia indicherà la durata degli accertamenti.

Nominato il perito: è lo stesso che lavorò al caso Yara

 È Emiliano Giardina, il consulente che lavorò anche al caso Yara Gambirasio per la Procura di Bergamo, il genetista forense incaricato dalla gip di Pavia di occuparsi delle analisi genetiche nel maxi incidente probatorio. La difesa del 37enne, coi legali Massimo Lovati e Angela Taccia, potrà nominare come consulente, nell'udienza del 9 aprile, l'ex comandante del Ris Luciano Garofano, mentre le parti civili, ossia i genitori e il fratello di Chiara Poggi, con gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Campagna, potranno indicare lo storico consulente Marzio Capra.

Delitto di Garlasco, i protagonisti e la storia processuale

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© Withub

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I cinque punti indicati dalla gip

 Cinque i punti indicati dalla gip nella sua ordinanza e su cui verte il maxi incidente probatorio richiesto dalla Procura. In primo luogo, l'analisi dei profili genetici estrapolati dai "margini ungueali" di Chiara Poggi, così come riportati nei risultati del genetista Francesco De Stefano, che firmò la perizia nel processo d'appello bis, nel quale Stasi fu condannato a 16 anni.

In secondo luogo, il perito Giardina, nominato dalla giudice, dovrà verificare la "possibilità o meno" di ritenere "utilizzabile" per un confronto quegli stessi profili genetici ottenuti dalle unghie di Chiara e ciò "allo stato attuale" dell'evoluzione tecnica e scientifica. In terzo luogo, si procederà con l'estrazione del Dna dai "para-adesivi" delle impronte, da tutti quelli recuperati in queste settimane con le nuove indagini.

Quarto punto, poi, l'estrazione del Dna "dai campioni biologici e dai reperti" mai sottoposti ad analisi negli anni o che hanno dato "esito dubbio" o inconcludente. Tra questi tutti quelli emersi nei giorni scorsi e che avevano chiesto i pm, tra cui anche un frammento del tappetino del bagno. Infine, la comparazione tra i Dna estrapolati nelle varie analisi per verificare l'eventuale "corrispondenza" non solo con quello di Sempio, ma anche con quelli di Alberto Stasi, dei componenti di "sesso maschile" della famiglia Poggi e di tutti gli "eventuali soggetti maschili" che frequentavano la villetta di Garlasco all'epoca e che saranno individuati dalla giudice, dopo indicazioni e un contraddittorio tra le parti.

Anche Stasi, dunque, potrà nominare i propri consulenti (Lutz Roewer e Ugo Ricci sono quelli che hanno firmato la consulenza che ha dato impulso alle nuove indagini). E la gip potrà, dunque, se necessario, ossia se gli altri Dna non saranno già a disposizione con i prelievi dell'epoca, disporre prelievi su alcune persone ai fini delle comparazioni.

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