L'annuncio del deputato Pd Roberto Morassut: "Troppi errori e depistaggi su un caso rimasto irrisolto. È il momento di rileggere meglio quella vicenda"
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Il 7 agosto 1990 Simonetta Cesaroni veniva uccisa con 27 coltellate in un edificio in via Poma, a Roma. In occasione del 32esimo anniversario della sua morte, la città ha deciso di intitolarle una strada. Si tratta di Largo Gancia, uno dei luoghi centrali nella vicenda, proprio a poche centinaia di chilometri dal punto in cui è stata interrotta la vita della 21enne romana. Un gesto in onore della sua memoria, ma anche il ricordo di una verità che deve essere ancora scoperta.
L'annuncio - "Il Comune di Roma Capitale su proposta del consigliere Antonio Stampete ha deciso di intitolare a Simonetta Cesaroni una strada: Largo Gancia. Un luogo chiave di questa assurda storia". Lo ha annunciato il parlamentare del Pd, Roberto Morassut, proprio nel giorno in cui ricorrono i 32 anni dal delitto di via Poma.
Il delitto di via Poma - "Il 7 agosto del 1990, nelle prime ore del pomeriggio, fu uccisa Simonetta negli uffici dell'Aiag di Via Carlo Poma", ha scritto sulla sua pagina Facebook Morassut. "Un femminicidio - si legge ancora nel post - sulle cui indagini vi furono troppi errori ed evidenti depistaggi. Per questo ho proposto che il Parlamento se ne occupasse con una commissione d'inchiesta.
In quell'ufficio o in quel palazzo c'era qualcosa che doveva restare coperto o qualcuno che doveva restare fuori dai riflettori. Forse a distanza di tanti anni qualche nuovo documento e nuovi approfondimenti del giornalista e scrittore Igor Patruno consentono di tornare indietro nel tempo e rileggere meglio quella vicenda".