decisione a giorni

Delitto di Garlasco, il pg di Milano: respingere la richiesta di semilibertà per Stasi

Da valutare anche le "circostanze" della sua ultima intervista il 30 marzo, che non era stata autorizzata. Stasi è stato condannato a 16 anni nel 2015. Sempio: "Sono sereno, non ho nulla da temere"

09 Apr 2025 - 21:32

La Procura generale di Milano, con la sostituta pg Valeria Marino, ha chiesto il "rigetto" della richiesta della semilibertà avanzata da Alberto Stasi condannato per l'omicidio di Chiara Poggi. E, "in subordine", ha chiesto un rinvio del procedimento per valutare le "circostanze" della sua ultima intervista del 30 marzo, che non è stata autorizzata. Lo si è appreso da fonti giudiziarie, dopo le dichiarazioni del legale di Stasi che aveva parlato di un "parere parzialmente positivo" alla semilibertà, senza entrare però nei dettagli. La decisione dei giudici è attesa entro cinque giorni. Stasi non si è presentato in udienza.

Il legale aveva spiegato che la pg in aula ha dato un parere positivo ma "parzialmente", senza entrare nel merito di ciò che ha detto il magistrato nell'udienza a porte chiuse ed evidenziando, in sostanza, solo la parte dell'intervento della sostituta pg sulle relazioni del carcere sul percorso di Stasi, tutte "positive". Martedì si era saputo, infatti, che sono "positive" le relazioni di operatori ed educatori del carcere milanese di Bollate sul comportamento e sul percorso di esecuzione della pena di Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015 per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, a Garlasco nel 2007 (qui le tappe della vicenda).

L'istanza di semilibertà per Stasi

 Il legale ha insistito per l'istanza di semilibertà per il 41enne, ammesso nel 2023 al lavoro esterno (esce dal carcere per andare a lavorare come contabile in un'azienda). La Procura generale ha valutato gli atti del carcere, ma anche le recenti interviste in cui Stasi ha ribadito la sua innocenza, parlando in parte anche delle nuove indagini su Sempio.

L'intervista non autorizzata

 Quell'intervista di marzo non autorizzata, a ogni modo, è l'unico neo evidenziato dalla Procura generale nel comportamento di Stasi. Tutte le relazioni del carcere sono positive e, si ragiona in ambienti giudiziari, per lui la strada pare tracciata: prima la semilibertà e poi tra qualche mese la richiesta di affidamento in prova, per uscire definitivamente dal carcere. 

Come funziona la semilibertà

 Per la semilibertà, comunque, non è necessario il ravvedimento. Stasi punta alla semilibertà, ossia alla possibilità di stare fuori dal carcere per tutto il giorno o quasi, e non solo per andare a lavorare, tornando in cella la sera. Poi potrà provare, tra non molto, anche con l'affidamento in prova, che si può richiedere quando il condannato deve scontare non più di 4 anni. E a Stasi, in carcere da dieci anni, mancano solo 4 anni e pochi mesi. In quel caso, se gli sarà concesso anche l'affidamento, niente più carcere e sconterà la restante pena con la misura alternativa alla detenzione, svolgendo lavori socialmente utili. Il fine pena, tenendo conto anche della liberazione anticipata, ovvero dello sconto di 45 giorni ogni sei mesi, potrebbe arrivare per lui nel 2028, al massimo nel 2029.

Andrea Sempio (nuovo indagato per l'omicidio Poggi) non presente all'udienza a Pavia

 Andrea Sempio, nuovo indagato per l'omicidio Poggi, non sarà presente all'udienza davanti al gip di Pavia. Lo ha confermato l'avvocato Massimo Lovati, legale di Sempio, nel giorno dell'udienza a porte chiuse davanti al gip del Tribunale di Pavia per il conferimento dell'incarico per il maxi incidente probatorio sul caso Garlasco nelle nuove indagini su Andrea Sempio. L'avvio dell'incidente probatorio fisserà modi e tempi delle analisi irripetibili da svolgere. Un accertamento in contraddittorio delle parti per cristallizzare le prove in vista di un eventuale processo. Il perito nominato dal tribunale è il genetista Emiliano Giardina.

Sempio: "Sono sereno, non ho nulla da temere"

 "Sono sereno, non ho nulla temere perché non possono inventarsi cose che non esistono", ha affermato Andrea Sempio. "È proprio un vero e proprio accanimento perché non esiste alcun elemento indiziario ma comunque c'è un incidente probatorio, attendiamo l'esito", ha sottolineato l'avvocata Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, uscendo dall'udienza dell'incidente probatorio per la maxi consulenza genetica.

La Procura Pavia chiede la ricusazione di Giardina

 La Procura di Pavia ha chiesto la ricusazione di Emiliano Giardina, il genetista forense nominato dal gip Daniela Garlaschelli per occuparsi delle analisi genetiche nel maxi incidente probatorio nelle nuove indagini sul caso Garlasco a carico di Andrea Sempio. La difesa di Alberto Stasi ha inoltre chiesto l'esclusione dall'incidente probatorio di Luciano Garofano, l'ex comandante del Ris indicato come consulente dalla difesa di Sempio.

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