Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha accolto l'istanza del suo legale, che aveva chiesto la misura per incompatibilità delle condizioni dell'ex senatore con il carcere
Rischio altissimo di non superare la soglia di sbarramento anche per Alleanza Liberalpopolare (Ala) di Denis Verdini © ansa
Denis Verdini potrà usufruire degli arresti domiciliari. Il tribunale di sorveglianza di Firenze li ha concessi per sette mesi all'ex parlamentare per motivi di salute, secondo quanto si apprende dall'avvocato Marco Rocchi che specifica che "Verdini è appena arrivato a casa". Inizialmente detenuto nel carcere di Sollicciano, era poi stato spostato per i suoi problemi di salute al don Bosco di Pisa, che dispone di un centro clinico.
Era stato il suo stesso avvocato difensore a presentare istanza per l'incompatibilità delle condizioni di salute di Verdini con la detenzione in carcere e il 30 maggio c'è stata l'udienza al tribunale di sorveglianza.
Ai magistrati era arrivata la relazione di Carlo Rostagno, perito nominato dal tribunale, in cui si sostiene che Verdini ha più patologie, difficilmente gestibili in un penitenziario. Simile la conclusione del cardiochirurgo, Pierluigi Stefano, consulente a cui la difesa ha chiesto una valutazione di parte. La decisione del tribunale di sorveglianza permette dunque all'ex esponente di Fi e Ala di scontare la pena nella sua villa di Pian de' Giullari, la collina sopra Firenze.
Verdini, 73 anni, deve scontare 15 anni e 10 mesi di reclusione per tre condanne per bancarotta. A gennaio 2021 aveva ottenuto i domiciliari per motivi di salute, in seguito al Covid che si diffondeva tra detenuti e personale nel carcere di Rebibbia, dove si era costituito ed era recluso. Analoga decisione era poi stata confermata dal tribunale di sorveglianza di Firenze a luglio 2021 per l'età, quando aveva superato i 70 anni.
Tuttavia, a febbraio 2024, la detenzione domiciliare era stata revocata a Verdini per aver violato prescrizioni imposte dallo stesso tribunale, in particolare quelle indicate nelle sue trasferte a Roma, accordate per sottoporsi a visite dal dentista di fiducia, che Verdini ha nella Capitale. L'ex senatore però, nei suoi soggiorni romani, aveva partecipato ad alcune cene in ristoranti. Verdini era stato anche autorizzato dalla Sorveglianza a pernottare nella casa romana del figlio Tommaso.