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Denunce in calo, ma è allarme furti

Sono 2,8 milioni i reati registrati in Italia nel 2014, su base quotidiana significa oltre 7.700 al giorno, circa 320 all'ora. La concentrazione generale vede il Nord in testa, ma per le rapine "vince" il Sud

07 Dic 2015 - 09:06

    © ansa

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Sono 2,8 milioni i reati registrati nel 2014, su base quotidiana significa oltre 7.700 al giorno, circa 320 all'ora. I numeri pubblicati dal Sole 24 Ore si basano sui dati del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell' Interno. E se da un lato consola il fatto che il fenomeno sia in calo rispetto al 2013, quando si erano sfiorati i 2,9 milioni, dall'altro preoccupa che in Italia la piaga dei furti continui ad aumentare.

Nel 2014 sono cresciuti lievemente (+1,2%), con punte però superiori in alcune tipologie: +8,12% i furti con destrezza (quasi 180mila denunce) e quasi +2% quelli in casa (256mila). E quando si parla di furti si intendono borseggi, scippi, effrazioni, taccheggi. Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio lo scenario si presenta diversificato. In sintesi sono tutte le "grandi" o le economicamente avanzate aree del Nord e del Centro a spiccare. In testa Rimini e Milano (oltre quota 5mila denunce), seguite da Bologna e Roma (più di 4mila casi) a fronte di una media nazionale di circa 2.600. Se si allarga la visione su scala regionale è l' Emilia Romagna ad aggiudicarsi il non ambito primato seguita da Lazio e Lombardia.

Quanto a concentrazione di reati, in generale, lo scenario comunque cambia poco. Così, a fronte di una media nazionale di circa 4.600 denunce ogni 100mila abitanti, a livello provinciale il record "negativo" spetta a Milano che supera gli 8mila casi (l' eterna rivale Roma si ferma a 6.400). Seguono il capoluogo lombardo ancora Rimini e Bologna. E per i delitti, stessa analisi; sono le aree economicamente più forte a concentrarne la maggiore quantità: il 30% delle denunce totali viene fatto nel Nord Ovest (con la Lombardia in testa); seguono il Centro, quindi Nord Est, Sud e Isole.

L' ago della criminalità predatoria si sposta verso Sud per i reati più "aggressivi": gli scippatori colpiscono soprattutto catanesi, napoletani e palermitani; le sparizioni d' auto sono quasi il triplo della media italiana a Catania e nelle due province pugliesi di Bat (Barletta-Andria-Trani) e Bari; infine, nelle rapine Napoli non ha rivali né come tasso (216 contro una media di 65) né come volumi (6.700 su 39mila, un sesto del totale nazionale).

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