"Non sono un assassino"

Desirée Piovanelli, Giovanni Erra scrive una lettera a "Pomeriggio 5": "Sono innocente, io non ero lì"

Barbara d'Urso legge in studio le parole dell'uomo in carcere per l'omicidio della ragazza. Intervistato anche il fratello, convinto che non sia un assassino.

12 Giu 2019 - 18:04
 © da-video

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Non c'è pace per Desirée Piovanelli diciassette anni dopo la tragica morte a Leno, nel Bresciano. L'unico degli accusati ad essere stato incarcerato perché maggiorenne all'epoca, Giovanni Erra, ha chiesto la revisione del processo e recentemente ha anche scritto una lettera a Barbara d'Urso. La conduttrice di "Pomeriggio Cinque" legge ad alta voce in studio le parole di Erra, che ribadisce la propria innocenza e di non essere assolutamente un pedofilo. "Mi fanno schifo, a me piacciono le donne mature e non le ragazzine. Sono innocente, io non ero lì quel giorno."

Della sua non colpevolezza è convinto anche il fratello Diego, che intervistato ribadisce di non avere alcun dubbio a riguardo. "Avrei preferito che gli dessero cinquanta, cento anni per droga, spaccio, ma non per una cosa simile. Non è un assassino".

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