Le telecamere di "W l'Italia" nello stabile dell'orrore, dove la 16enne romana è stata violentata e uccisa
© web
Materassi sparsi ovunque, letti e divani improvvisati, valigie. Tutto abbandonato. Lo stabile in cui Desirée Mariottini ha perso la vita, dopo essere stata violentata, è un fermo immagine del degrado che pervade alcune zone di Roma. Nella capitale i palazzi abbandonati, preda degli abusivi, degli irregolari, dei criminali sono ormai diventati una realtà. Una realtà contro cui Desiree nulla ha potuto.
In questo palazzo, nel quartiere di San Lorenzo, i tre immigrati irregolari fermati dalla polizia – Mamadou Gara, Brian Minteh e Alinno Chima – venivano ogni notte a drogarsi e si fermavano a dormire. Del loro passaggio ci sono i resti: bottiglie di birra abbandonate, giacigli raffazzonati, bottiglie di plastica per fumare crac. Ogni oggetto, ogni angolo – come testimoniano le telecamere di W l’Italia – racconta un mondo scabroso che nel palazzo di via dei Lucani è diventato la normalità.