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Secondo la Relazione della Direzione investigativa Antimafia al Parlamento, "oggi le mafie preferiscono rivolgere le proprie attenzioni ad ambiti affaristico-imprenditoriali, approfittando degli ingenti capitali accumulati con le attività illecite". Stando alla Dia le organizzazioni criminali, da tempo impegnate ad adattarsi ai cambiamenti socio-economici e a infiltrarsi nell'economia legale, hanno "implementato le capacità relazionali sostituendo l'uso della violenza, sempre più residuale ma mai ripudiato, con strategie di silenziosa infiltrazione e con azioni corruttive".