nuove regole

Divieto di fumo all'aperto non rispettato, a Milano 16 multe dall'inizio dell'anno

Otto sono state comminate per il mancato rispetto della distanza di dieci metri dalle altre persone, quattro perché le persone hanno acceso la sigaretta a una fermata dei mezzi pubblici, altre quattro perché il divieto non è stato rispettato in un'area giochi per bambini

21 Gen 2025 - 14:14
 © -afp

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A Milano, dall'inizio dell'anno, la polizia locale ha elevato 16 multe per il mancato rispetto del divieto di fumo all'aperto. Dal primo gennaio, infatti, in città è entrato in vigore il divieto di fumare all'aperto, anche in strada e ai tavolini dei bar e nei dehors, a meno che non si rispetti la distanza di 10 metri dalle altre persone.

Delle sedici multe, otto sono state comminate dagli agenti proprio per il mancato rispetto della distanza di dieci metri dalle altre persone, quattro perché le persone hanno acceso la sigaretta a una fermata dei mezzi pubblici, altre quattro perché il divieto di fumo non è stato rispettato in un'area giochi per bambini.

Il divieto

 Con il nuovo anno è scattata la nuova fase del Regolamento per la Qualità dell'Aria, approvato dal Consiglio Comunale nel 2020, che ha esteso il divieto di fumo già attivo in alcune zone della città come fermate dei mezzi pubblici, parchi e strutture sportive a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all'aperto a meno che sia possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone. Il divieto, che riguarda esclusivamente i prodotti del tabacco e che ha scatenato anche polemiche politiche, non si applica alle sigarette elettroniche. Per i trasgressori sono previste multe dai 40 ai 240 euro.

Per il Comune di Milano, come spiegato in una nota, "si tratta di un provvedimento che ha l'obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell'aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli".

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