L'INTERVISTA

Dl Sisma è legge, il sindaco di Campotosto a Tgcom24: "Finalmente il governo esce da due anni di silenzio"

Luigi Cannavicci, primo cittadino dall'estate 2016 del paese aquilano a 1.400 metri d'altitudine, commenta così il provvedimento: "Sicuramente un passo positivo, ma va comunque migliorato"

di Gabriella Persiani
13 Dic 2019 - 08:14
 © Ansa

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Quella scossa che piegò definitivamente Campotosto, comune dell'Aquilano a 1.400 metri d'altitudine sugli Appennini, arrivò il 18 gennaio 2017 con l'abitato sommerso da 4 metri di neve. Il paese stava ancora facendo i conti con i danni del terremoto del Centro-Italia dell'agosto e dell'ottobre 2016, reduce dalla distruzione del 2009. Poi, quel colpo di grazia, con la foto-simbolo del crollo della torretta del municipio, in seguito abbattuto insieme alla chiesa. All'indomani della conversione in legge del dl Sisma, con 160 voti favorevoli, 119 contrari e nessuna astensione in Senato, il sindaco Luigi Cannavicci a Tgcom24 commenta: "Dopo due anni di silenzio, finalmente il governo parla di terremoto. Un passo positivo, ma bisogna andare avanti". Da qui il punto sulla situazione socio-economica nel cratere abruzzese che si appresta ad affrontare un terzo inverno di difficoltà.

Il dl Sisma convertito in legge con il voto del Senato è stato sommerso di critiche. Lei è dalla parte dei delusi o di chi plaude al passo avanti?
"Sono positivo e ben disposto, come detto. Il testo nella sua prima stesura era lacunoso, alcuni emendamenti sono stati accolti. Ora si rompe finalmente il silenzio sul terremoto e la speranza è che comunque possa essere migliorato".

Si parla di "Disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso". Cosa si aspetta ora? Cosa arriverà?
"Siamo nel cratere da agosto 2016. Fummo ulteriormente danneggiati dalla scossa del 30 ottobre e il 18 gennaio 2017 arrivò l'80% di distruzione dell'abitato. Oggi siamo come al 19 gennaio 2017: non è stato fatto niente. Sono state solo rimosse le macerie, con l'aiuto dell'esercito. Dobbiamo ancora iniziare a parlare di ricostruzione".

Quindi rispetto al titolo del provvedimento, in realtà, si è molto indietro?
"Se si parte adesso, speriamo comunque di lavorare in maniera accelerata. Nel cratere abruzzese sono compresi 23 Comuni, il mio è quello che conta la totalità delle macerie del cratere, eppure siamo gli ultimi. Perché? Perché senza personale amministrativo per smaltire le pratiche ci vorranno almeno 20 anni. Siamo al palo, siamo senza il segretario comunale, sono impossibilitato a fare bandi, avvisi, non posso sostituire due validissimi ingegneri cococo e rischio di perdere anche loro. Non posso fare procedure. Consideri che risultano sospese ancora pratiche risalenti al terremoto del 2009. Ma allora ai Comuni furono dati i poteri di pensare ai danni maggiori, quindi da allora sono fermi solo i privati. Oggi chi deve decidere è il commissario, ma non si rende conto che 200 persone al lavoro per quattro regioni non bastano?".

La sua giunta, insediata nel giugno 2016, ha da subito dovuto fronteggiare l'emergenza terremoto dopo le scosse dell'agosto ad Amatrice e dopo quel 18 gennaio 2017 si è anche ritrovata senza municipio. Come avete gestito l'ordinaria amministrazione tra burocrazia e procedure?
"A un mese dall'insediamento siamo finiti in questa emergenza. Ma il problema non è mai stato il lavoro in più. Ripeto, siamo al palo. Speriamo che a breve arrivino novità, ma la speranza è davvero al lumicino. Tra burocrazia e procedure non riusciamo a fare niente. Il nuovo provvedimento legislativo dà un livello B al segretario comunale nei Municipi sotto i tremila abitanti: va bene l'incentivo economico, ma bisogna averlo un segretario comunale. In altri comuni c'è; in alcuni va solo una volta a settimana. Noi non l'abbiamo. Per questo siamo molto indietro, il personale amministrativo è indispensabile. Nel frattempo il mio ufficio è in un container da cantiere che arriva da L'Aquila e risale al 2009, così come l'Ufficio tecnico".

Campotosto oggi è definito un paese-fantasma, vittima di serie B del terremoto. Come ci si sente?
"Dispiace dire che siamo un paese-fantasma, perché da sindaco voglio che qui si continui a vivere. Io sono nato qui e dopo 40 anni di vita a Roma, alla pensione sono tornato. Era il 2013 e volevo cambiare il paese dopo 15 anni di immobilismo. Ma le condizioni oggi sono davvero difficili: il malato è in coma. Non voglio neanche essere ritenuto una vittima di serie A o B del terremoto, Ci fu un tentativo di creare il cratere di serie A e quello di serie B: il mio è un paese tra i più danneggiati, ma nulla voglio togliere ai Comuni del Teramano con minori danni, perché siamo tutti nella stessa barca e dobbiamo essere considerati tutti alla stessa stregua".

Qual è l'attuale situazione socio-economica?
"Dei 600 residenti iscritti alle liste elettorali, siamo in 150 ad abitare le quattro frazioni del paese. I nostri bimbi vanno a scuola ad Amatrice. Delle 30 casette Sae, Soluzioni abitative in emergenza, necessarie ne sono state realizzate 14. Non siamo riusciti a organizzare un'area commerciale, perché non c'è un terreno comunale disponibile, ma i container dei negozi sono stati sistemati nella piazzetta dove un tempo sorgevano chiesa e municipio".

Come si prepara al terzo inverno in queste condizioni?
"Sono già caduti i primi 20 centimetri di neve; la temperatura è sotto zero ed è tutto ghiacciato. E' vero che tutto è stato demolito e le macerie sono state smaltite, ma i siti vanno messi in sicurezza. L'inverno non ci fa paura, siamo gente di montagna. Certo, agli anziani manca il conforto di una casa ed è triste saperli senza speranza. Così, come i precedenti, anche questo non sarà un Natale allegro. Nonostante sabato verrà inaugurata la nuova chiesetta donata dalla Caritas e all'interno della sede dell'Associazione Alpini organizzeremo una festicciola di Capodanno". 

La storia di Campotosto è da sempre intrecciata a grandi eventi sismici catastrofici.
"Siamo consapevoli di essere nella zona sismica 1. Siamo stati il primo Comune ad avere la microzonizzazione sismica del terzo livello, ma va completata. Eppure ci vorrebbe un po' più di speranza, anche per i nostri giovani. Ed è importante che non si perda la memoria e non accada che fra 7-8 anni, magari, si torni a costruire in maniera non adeguata, come accadde alla nascita del Parco Nazionale, quando fu permesso di sostituire i tetti in legno con quelli in cemento armato su abitazioni in pietra senza malta".

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