Degli episodi denunciati, spiega il Capo della Polizia Vittorio Pisani, circa 70 sono stati commessi da studenti, mentre i restanti da genitori. Decine gli episodi non denunciati
Minacce, botte e intimidazioni, spesso anche con l'uso di coltelli e pallini di pistola. È la situazione allarmante delle aggressioni nelle scuole italiane, di cui, sempre più spesso sono vittime docenti, dirigenti scolastici e personale Ata. Nei 14 mesi che vanno da gennaio 2023 a febbraio 2024 sono state 133 le denunce negli ospedali italiani per episodi violenti consumati nelle scuole, vale a dire circa un episodio ogni due giorni.
Un conto, ricorda il Capo della Polizia Vittorio Pisani riportato dal quotidiano il Mattino, dal quale restano fuori altri episodi, magari di lieve entità, che non vengono segnalati. I dati del ministero dell’Interno indicano anche gli autori delle violenze: settanta volte sono stati gli studenti stessi, sessantatré volte i loro genitori. Se si considerano però, le cifre fin qui rilasciate dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, le ultime risalenti a marzo, l’aumento delle aggressioni è pari al 111 per cento. Dei 133 episodi denunciati, spiega ancora Pisani, circa 70 sono stati commessi da studenti, mentre i restanti da genitori.
“Per la prima volta – ha detto il ministro Giuseppe Valditara lo scorso aprile – abbiamo fatto un censimento di tutte le violenze commesse ai danni del personale della scuola e il dato drammatico è che quest’anno registriamo un aumento esponenziale delle violenze commesse dai genitori rispetto all’anno scorso quando erano soprattutto studenti“. "Siamo intervenuti con la riforma della condotta per ridare valore al comportamento degli studenti e ripristinare il principio della responsabilità individuale. Continueremo a lavorare con il massimo impegno - ha assicurato il ministro - per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a prevenire e contrastare ogni forma di violenza, a tutela dell'incolumità e del benessere di docenti e studenti".
Recentemente, sono state annunciati i primi provvedimenti: la legge 1 ottobre 2024 n.150 introduce sanzioni per chi commette reati contro il personale scolastico, estendendo le misure anche a figure come il personale ATA, oltre ai dirigenti e agli insegnanti con multe che vanno da 500 a 10mila euro per chi aggredisce docenti, dirigenti o collaboratori scolastici. La nuova legge prevede inoltre, l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, la promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione e l’istituzione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico.