AVEVA 85 ANNI

È morto il sociologo Domenico De Masi

Durante l'estate, l'intellettuale aveva scoperto di essere affetto da una malattia rapida e letale. Teorico del Reddito di cittadinanza, De Masi ha svolto ricerche per conto del M5s

09 Set 2023 - 20:23

Il sociologo Domenico De Masi è morto a Roma all'età di 85 anni. Lo hanno annunciato gli europarlamentari M5s, in una nota. "Dall'ozio creativo al lavoro agile. Con De Masi ci lascia un fine intellettuale, precursore dei tempi con le sue teorie innovative e difensore dei diritti sociali e civili. Da Preside della Facoltà di Sociologia della Comunicazione de La Sapienza aveva dimostrato di essere sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani, il suo chiodo fisso". Durante l'estate De Masi aveva scoperto di essere affetto da una malattia, che si è aggravata in maniera repentina e letale.

Il profilo del sociologo Domenico De Masi

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© Withub

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"Le nostre condoglianze alla famiglia e alla comunità di Ravello, Comune che aveva apprezzato negli anni il suo attivismo culturale e il suo impegno sociale", hanno scritto ancora i deputati 5 Stelle. Teorico del Reddito di cittadinanza, De Masi ha svolto ricerche per conto del Movimento 5 Stelle.

Chi era Domenico De Masi

 Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l'Università La Sapienza di Roma, De Masi è stato anche preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione ed era attualmente direttore della Scuola di cittadinanza de Il Fatto Quotidiano. Dopo la laurea, si trasferisce a Parigi dove consegue il dottorato in Sociologia del lavoro, diventando allievo di Alain Touraine. Si rivela fondamentale l'incontro con Adriano Olivetti.

La doppia dialettica di classe

 Dalle due esperienze nasce il paradigma della doppia dialettica di classe che alla classica contrapposizione tra borghesia e proletariato affianca quella di una classe imprenditoriale 'illuminata' a una classe imprenditoriale "subalterna e conservatrice". A Napoli il sociologo inizia la carriera universitaria come assistente di sociologia presso l'Università Federico II. Contemporaneamente è anche ricercatore presso il centro studi "Nord e Sud" diretto da Giuseppe Galasso, dove svolge una ricerca sui gruppi informali e sui sindacati presso l'Italisider di Bagnoli.

L'attività di ricerca e i libri

 Negli anni De Masi ha firmato numerosi saggi e libri, indagando i mutamenti della società attraverso l'osservazione creativa - quasi dall'interno - dei processi di lavoro e legati al mondo occupazionale. Con la sua ricerca sociale, ha contribuito a elaborare e diffondere il paradigma post-industriale: a partire dalla metà Novecento, l'azione congiunta del progresso tecnologico, dello sviluppo organizzativo, della globalizzazione, dei mass media e della scolarizzazione di massa abbia prodotto un tipo nuovo di società centrata sulla produzione di informazioni, servizi, simboli, valori, estetica. È da qui che nascono nuovi assetti economici e una riscrittura del tempo-lavoro e del tempo libero.

Il concetto di "ozio creativo"

 De Masi ha teorizzato inoltre il concetto di "ozio creativo", inteso come "unione di lavoro con cui produciamo ricchezza, di studio con cui produciamo sapere e di gioco con cui produciamo allegria. L'insieme di queste tre elementi dà origine a quelle che possiamo chiamare ozio creativo". Negli anni della pandemia Covid ha ribadito più di una volta il sostegno per l'applicazione del lavoro agile.

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