Rintracciata l'auto, una Fiat Panda, il cui conducente durante la fuga ha tamponato altre vetture in transito
Ancora sangue sulle strade a Roma. Una donna è morta dopo essere stata investita da un'auto pirata. L'incidente è avvenuto mercoledì intorno alle 6:40 del mattino, a Largo Preneste, nella zona della Prenestina. La donna, di 42 anni, originaria delle Filippine, è morta al policlinico Umberto I dove era giunta in condizioni critiche. Stava andando al lavoro quando è stata investita dall'auto che l'ha sbalzata per parecchi metri.
La polizia di Roma Capitale è sulle tracce del pirata della strada che l'ha investita senza fermarsi a prestare soccorso. Nel pomeriggio di giovedì è stata trovata l'auto dell'investitore, i vigili stavano cercando una Fiat Panda che diversi testimoni hanno visto travolgere la donna. Il veicolo nella fuga ha centrato anche altre auto in transito. La proprietà del veicolo posto sotto sequestro sarebbe di una società di auto a noleggio. La polizia locale prosegue negli accertamenti necessari per capire chi era alla guida al momento del sinistro.
La 42enne, ricoverata all'Umberto I, è stata dichiarata morta intorno alle 10:30 di giovedì. In ospedale oltre ai familiari si sono stretti intorno alla donna diversi esponenti della comunità filippina che ora sui social lancia appelli perché venga individuato il pirata. Lavorava come receptionist in un albergo del centro storico.
"Un'altra vittima sulle strade di Roma. Da inizio anno sono oltre 50 i pedoni uccisi nel Lazio, di cui 29 a Roma. Siamo in una situazione da allarme rosso, servono iniziative concrete. Sono mesi che ho depositato la proposta di legge, 'Lazio Strade Sicure' firmata da diversi consiglieri e che ho presentato anche al Presidente Rocca che ha mostrato attenzione. Chiedo al Presidente del Consiglio regionale Aurigemma, e a tutte le forze presenti in Consiglio, che sia discussa quanto prima. Serve una risposta forte e immediata per fermare questa mattanza. Non si può più attendere", ha detto il consigliere della Regione Lazio e responsabile Welfare della segreteria nazionale di Azione, Alessio D'Amato.