Fotogallery - Giallo a Naro (Agrigento), due donne trovate morte
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L'altra donna è stata trovata cadavere in un lago di sangue. L'abitazione era a soqquadro e chi ha visto la scena parla di immagini agghiaccianti
"Dalla finestra ho visto che dentro era buio e mia madre che era carbonizzata". Sono le parole della figlia di una delle due donne che sono state trovate morte nelle scorse ore a Naro (Agrigento), in due case poco distanti tra loro. La Procura indaga per duplice omicidio e ora due uomini sono stati portati in caserma per essere interrogati. Il corpo di una delle due vittime, la 57enne Maria Rus, è carbonizzato.
A rinvenire il corpo della donna sono stati i vigili del fuoco, intervenuti nella notte per un incendio in vicolo Avenia. Poco dopo, in via Da Vinci, è stata ritrovata morta la seconda donna, la 58enne Delia Zarniscu, che era in un lago di sangue. L'abitazione era a soqquadro e chi ha visto la scena ha parlato di immagini agghiaccianti.
Alle telecamere di "Pomeriggio Cinque" la figlia di Maria Rus ha raccontato il susseguirsi di queste ultime ore d'angoscia per lei e per la sua famiglia: "L'avevo sentita (la madre, ndr) nel pomeriggio e poi non l'ho più sentita. Ieri non ci siamo sentiti e allora ho pensato di passare di lei il giorno seguente - ha detto la donna al programma di Canale 5 -. Invece questa mattina mi ha chiamato la signora che ha il negozio qui vicino e mi ha detto: non sai cosa è successo a tua mamma? Mi ha detto che l'hanno presa a bastonate e io ho pensato di doverla portare in ospedale. Ma lei mi ha risposto dicendo: è morta. Io non le credevo e sono venuta qui sul posto, ma non mi hanno fatto entrare ho guardato solo un po' dalla finestra e ho visto che era carbonizzata. Poi mi hanno portato via, perché mi sono sentita male".
Entrambe le vittime sono di nazionalità romena, si conoscevano e avrebbero avuto le stesse frequentazioni. Zarniscu sarebbe sposata con un uomo di Naro, così come la figlia dell'altra vittima. Prima dell'omicidio di via Da Vinci, la donna sarebbe stata aggredita in strada. I carabinieri hanno acquisito le registrazioni di diversi sistemi di videosorveglianza nella zona dove sono state uccise due donne. Molti impianti, quelli del Comune di Naro, non funzionano. Ma sono invece attive, e coprirebbero le due aree, alcune telecamere private.
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