Le donne della Marina sperano in nuove norme sull'adozione e sulla fecondazione assistita anche per le coppie omosessuali
Dopo l'unione civile pensano ad allargare la famiglia. Loretta Cipro e Rosy Mogavero hanno involontariamente calamitato l'attenzione di tutta Italia con il loro matrimonio celebrato con l'alta uniforme della Marina militare e le sciabole incrociate dei colleghi. Per il tenente di vascello e il nocchiero si è trattato "di un percorso lineare, mosso dalla forza dell'amore" per il quale non si aspettavano tutti questi riflettori. Adesso stanno pianificando la loro vita insieme, sulle colline di La Spezia, con i loro numerosi cani e perché no, un figlio da fecondazione assistita o adozione.
Al "Corriere della Sera" raccontano di "sentire l'esigenza di una famiglia: ho subito la separazione dai miei. Vorremmo tanto adottare un bambino, ma in Italia non si può. Ed è vietata anche la fecondazione assistita. In futuro magari penseremo di andare all'estero per farla". Ma una futura gravidanza non è la sola ipotesi. Al "Quotidiano nazionale" spiegano che per loro sarebbe bello anche "adottare un bambino o una bambina orfana, dare alla creatura una famiglia, una prospettiva di vita".
Tra i tanti auguri ricevuti dalle due donne anche quelli della ministra della Difesa Elisabetta Trenta che le ha indicate come "una importante evoluzione culturale, nelle Forze Armate e nel Paese". E se proprio la Marina le ha accolte come "una grande famiglia" che le ha giudicate solo per la loro professionalità, è stata il padre di Lorella a non gradire l'omosessualità della figlia, rivelata solo un mese prima delle nozze.