Il medico venne travolto e ucciso nel 2013 a Chiuduno, in provincia di Bergamo, mentre soccorreva un ferito
"Sono la dottoressa Cantamessa, c'è una macchina con delle persone che picchiano un ragazzo con una sbarra di ferro:sono un medico, mi fermo a vedere, ho paura che diano la sbarra in testa anche a me...". E' l'ultima telefonata della dottoressa Eleonora Cantamessa, il medico travolto e ucciso, l'8 settembre 2013 a Chiuduno nel bergamasco, mentre soccorreva un ferito, morto pure lui.
La telefonata è stata fatta sentire in aula alla prima udienza del processo a Vicky Vicky, l'indiano accusato del duplice omicidio. Il giovane picchiato e poi ucciso nell'investimento era suo fratello.
La telefonata fatta sentire è quella della dottoressa al 118, il cui operatore subito dopo la collega al 112. "Sono Cantamessa, sono un dottore - ripete la dottoressa -, sono qui sulla statale Chiuduno-Sarnico. C'e' un indiano a terra, è stato picchiato con delle spranghe...". Su queste parole la telefonata si interrompe: è il momento in cui la ginecologa di Trescore viene investita mortalmente dall'auto condotta da Vicky Vicky.